La genziana è una pianta dalle note proprietà digestive e può essere un toccasana anche durante una convalescenza post malattia.
La genziana è una radice nota da tempo nella medicina popolare, a cui sono attribuite diverse proprietà. Grazie ai composti che contiene essa favorisce, infatti, la digestione e aiuta a contrastare alcuni disturbi dell’apparato gastro-intestinale. Il vegetale è utilizzato anche come tonico e antipiretico. Fare attenzione alle controindicazioni resta fondamentale, così come rispettare la legge in merito alla raccolta.
Proprietà della genziana
La genziana ha molte proprietà interessanti. Il suo nome scientifico è Gentiana Lutea e si tratta di una pianta erbacea perenne che appartiene alla famiglia delle Gentianaceae. Il vegetale arriva ai 2 metri di altezza, ma prospera solo a quote superiori ai 1.500 metri. Della genziana si utilizza in genere la radice, ma la raccolta di quest’ultima è sottoposta a restrizioni.
Questa è caratterizzata da un sapore amaro ed è proprio alle sostanze che ne determinano il gusto, fra cui spiccano amarogentina e genziopicrina, che si devono i benefici. La pianta è un toccasana soprattutto per l’apparato digerente. Stimola, infatti, la produzione di succhi gastrici e favorisce i processi digestivi. Contrasta, quindi, inappetenza e flatulenza, mentre favorisce la normale attività intestinale.
Altre proprietà e benefici della genziana
La genziana non si rivela benefica solo per l’apparato digerente. Essa sembra esercitare, in primis, una buona azione antinfiammatoria e antiossidante. Appare, poi, in grado di proteggere il fegato. Grazie ad alcuni composti favorisce, infatti, la depurazione dell’organismo e contribuisce a sopprimere il danno epatico.
Nella medicina popolare la genziana viene utilizzata da secoli come antipiretico, dato che in essa si trovano degli alcaloidi in grado di influenzare la termoregolazione. La radice è conosciuta anche per le sue proprietà toniche. È quindi, spesso, usata per contrastare la stanchezza e favorire la ripresa durante le convalescenze lunghe e brevi.
Genziana: dalle proprietà alle controindicazioni
La genziana può vantare diverse proprietà, ma è bene specificare che la cautela rimane d’obbligo. Per quanto i casi di allergie segnalati siano rari, chi soffre di ipersensibilità conclamata verso uno o più componenti, deve ritenere la radice un tabù. Ad astenersi dal consumo del vegetale dovrebbero, poi, essere coloro che soffrono di gastrite, ulcera peptica, acidità, reflusso, ernia iatale ed esofagite. L’ingestione del prodotto è sconsigliata anche alle donne in gravidanza e allattamento.
L’assunzione è scoraggiata, inoltre, nei pazienti al di sotto dei 18 anni di età, per mancanza di dati sugli impatti. Informare il medico rimane sempre necessario ed è particolarmente importante in caso di assunzione concomitante di altre terapie. Per quanto riguarda i farmaci, infatti, la genziana interagisce con i FANS, antinfiammatori non steroidei, di cui amplifica la gastrolesività.
Per sfruttare le proprietà della genziana è possibile assumere la radice in diversi modi. In commercio si trovano integratori sotto forma di capsule o tisane già pronte. Qualora si volesse realizzare gli infusi in autonomia è, però, opportuno acquistare la radice, che può essere usata anche per produrre un ottimo liquore, in erboristeria. Ciò permette di tenere sotto controllo la quantità di principi attivi assunti e impedisce di incorrere in pericolose intossicazioni imputabili a raccolta di piante errate.
Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.