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Pesce e rischio melanoma: uno studio approfondisce i pericoli dei contaminanti

Pesce e rischio melanoma: uno studio approfondisce i pericoli dei contaminanti

Una ricerca indaga sui rischi di sviluppare un melanoma connessi alle sostanze nocive nel pesce, ma per ora non c'è alcun nesso di casualità

Siamo abituati a pensare che mangiare pesce sia un toccasana per l’organismo, ma uno studio ha di recente collegato tale abitudine al rischio di sviluppare melanoma. La ricerca, pubblicata in Cancer Causes and Control, ha cercato di approfondire gli effetti delle sostanze contaminanti presenti nei prodotti ittici che finiscono sul piatto. Sostanze che i pesci purtroppo inseriscono durante la loro vita in mari e oceani. Gli elementi per definire una relazione di causalità, tuttavia, mancano ancora.

mangiare pesce melanoma
Foto: Kindel Media @Pexels

Lo studio

Ad approfondire la relazione tra l’abitudine di mangiare pesce e il rischio di sviluppare melanoma ci ha pensato un team della Brown University. I ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 491.367 persone, raccolti tramite la somministrazione di questionari dal National Cancer Institute. I soggetti erano statunitensi con un’età media di 62 anni. A essi è stato chiesto di dichiarare con quale cadenza mangiassero pesce, in quali quantità e se lo consumassero fritto o no. Particolare attenzione è stata dedicata al tonno. Gli studiosi hanno poi calcolato con quale frequenza i partecipanti abbiano sviluppato melanomi nei 15 anni successivi allo screening. Il lavoro si presenta come la prima ricerca tanto ampia e significativa sull’argomento.

Mangiare pesce e rischio di melanoma

I risultati dello studio hanno mostrato dati inquietanti. I soggetti che hanno sviluppato melanoma sono risultati essere 5.034, ovvero l’1%. Rispetto a coloro che dichiaravano di assumere 3.2 g di pesce al giorno, chi ne introduceva nella dieta 42.8 sembrava alzare il pericolo di incorrere in cancro della pelle del 22%. Rispetto a chi ingeriva 0.3 g di tonno giornalieri, poi, coloro che ne assumevano 14.2 rivelavano di avere il 20% in più di rischio di sviluppare questo tipo di tumore maligno. Per chi consumava 17.8 g al giorno di pesce non fritto il rischio aumentava del 18%. Per il cancro degli strati più esterni della pelle, definito melanoma in stadio 0, il pericolo era, invece, rispettivamente del 17 e del 25% maggiore.

Cause e conseguenze

Lo studio sulla relazione tra consumo di pesce e melanoma rappresenta solo un punto di partenza, ma apre interessanti prospettive. Eunyoung Cho, tra gli autori, ha spiegato che la causa è probabilmente da attribuire alle grandi quantità di contaminanti presenti nel pesce. Nella carne degli animali marini si trovano, infatti, mercurio, diossine, arsenico e bifenili policlorurati. Stabilire una precisa connessione sarà, comunque, possibile solo dopo ulteriori approfondimenti. Per ora non esistono raccomandazioni particolari per il consumo di pesce.

I grandi predatori come tonno o pescespada, essendo al vertice della catena alimentare, sono spesso i più contaminati. Informarsi sui livelli di inquinamento delle acque dove è avvenuta la pesca dei prodotti che si sta per comprare potrebbe essere una buona abitudine da acquisire in ogni caso.

Per quanto lo studio abbia tenuto conto di fattori contingenti, come stile di vita e predisposizione familiare, è chiaro che l’indagine presenta dei limiti. Ora fare luce sulla questione è compito degli esperti. A noi non resta che guardare con occhi un po’ diversi i succulenti tranci di tonno che sanno fare tanta gola.

Fonti: Cancer Causes and Control

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazione indesiderate.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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