Ora legale, quali sono gli effetti sull’organismo

Quando entra in vigore l’ora legale l’irritazione dovuta al dormire di meno è solo uno degli effetti negativi perché il piccolo salto delle lancette ha conseguenze anche sull’organismo. Il mini effetto jet lag sconvolge infatti l’orologio circadiano e causa in alcuni soggetti il peggioramento di disturbi del sonno e dei problemi di ansia. A essere coinvolto è in alcuni casi anche il cuore ma la buona notizia è che attrezzarsi è possibile.

Perché l’ora legale ha effetti negativi sull’organismo?
Il ritorno dell’ora legale ha diversi effetti sull’organismo. Quando nella notte tra l’ultimo sabato e l’ultima domenica di marzo si spostano le lancette in avanti, ci troviamo a dormire un’ora in meno. Le alterazioni non si fermano però qui. L’ora legale è concepita per favorire il risparmio energetico ed economico. La mattina la luce arriva dunque più tardi, mentre la sera a slittare è l’instaurarsi del buio.
Tutto questo mette in crisi l’orologio circadiano, ovvero quel meccanismo interno che regola i cicli sonno veglia del nostro organismo in base alla luce. Il corpo fatica, in un certo senso, a trovare i giusti tempi per la produzione della melatonina, l’ormone del sonno, e quindi per instaurare le modalità di risposo nei momenti opportuni.
Quali sono gli effetti collaterali dell’ora legale sull’organismo?
L’entrata in vigore dell’ora legale ha effetti negativi sull’organismo. Chi soffre di insonnia o di altri disturbi del sonno vede i propri ritmi sconvolti. I più sensibili sono i soggetti definiti “gufi”, cioè coloro che si coricano tardi la sera per poi posticipare il proprio risveglio. Le “allodole”, che fanno il contrario, soffrono meno. Dai disturbi del sonno derivano, poi, altri problemi. A diminuire è, infatti, anche la concentrazione e ciò ha ripercussioni sulla produttività lavorativa.
L’umore peggiora, insieme a stress, ansia e irritabilità. La potenziale crisi riguarda in realtà tutte le funzioni cicliche del nostro corpo, quindi anche attività cardiaca e regolazione della fame. Non stupisce quindi che alcune persone sperimentino mancanza di appetito. Nella settimana successiva allo spostamento delle lancette in avanti si registrano ancche aumenti dei casi di attacchi di cuore ma non si può parlare di causalità.
Quanto tempo ci vuole ad abituarsi agli effetti dell’ora legale?
Il perdurare degli effetti negativi dell’ora legale sull’organismo dipende dalla sensibilità dei singoli. Per molti un giorno o poco più è sufficiente per tornare ai propri ritmi. Per alcuni i disagi arrivano a protrarsi per tre settimane. Per prepararsi in modo corretto al salto delle lancette è, però, possibile adottare alcune precauzioni.
È consigliabile quindi:
- Iniziare una settimana prima ad anticipare gradualmente la sveglia così da evitare lo spostamento repentino.
- Interrompere l’utilizzo di dispositivi elettronici almeno un’ora prima di coricarsi, perché la loro luce blu interferisce con la produzione di melatonina.
- Consumare un pasto serale leggero, almeno tre ore prima del riposo.
- Fare attività fisica regolare, evitando però di dedicarsi allo sport troppo tardi la sera.
Essere consapevoli che il passaggio all’ora legale può avere effetti negativi sull’organismo, aiuta a prepararsi ad affrontarli. Per non finire in un circolo vizioso rimane consigliabile ridurre al minimo il tempo trascorso a letto. Coricarsi troppo in anticipo causa infatti nervosismo e rimanere a poltrire sotto le coperte la mattina fa sì che abituarsi ai nuovi ritmi diventi ancora più complicato.
Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.
