Cambio dell’ora, gli svantaggi per il corpo umano

Il cambio dell’ora fa parte della routine del nostro Paese ormai da decenni ma lo spostamento delle lancette può rivelarsi un concentrato di svantaggi per la salute. Come una sorta di mini fuso orario esso espone l’organismo a quantità maggiori di stress e per alcuni soggetti si trasforma in un ostacolo per il sonno. Cercare di contrastare i disturbi è possibile, ma richiede qualche accorgimento.

Quali svantaggi provoca il cambio dell’ora?
A sperimentare gli svantaggi derivanti dal cambio dell’ora, qualsiasi esso sia, è il nostro organismo. Anche se lo spostamento delle lancette è solo di 60 minuti, infatti, ciò può influire sui nostri ritmi sonno-veglia. Grazie all’orologio circadiano, che ha una durata di 24 ore, il nostro corpo è portato a produrre melatonina durante le ore di buio e a interromperla quando a dominare l’ambiente è la luce.
Nel periodo autunnale, quindi, la produzione dell’ormone del sonno aumenta già di per sé. Con l’entrata in vigore dell’ora solare, che di solito avviene nell’ultimo fine settimana di ottobre, il processo subisce un’ulteriore accelerata. Stanchezza, sonnolenza, svogliatezza, umore nero fanno da naturali conseguenze. In primavera, quando le lancette scattano avanti, invece, la dinamica è del tutto opposta. A essere maggiormente sensibili ai cambiamenti sono anziani e bambini.
Cambio dell’ora: svantaggi e sintomi
La mancanza di adattamento rapido alla nuova routine del cambio dell’ora porta con sé alcuni svantaggi. Quando le lancette scattano avanti o indietro, infatti, un soggetto su tre si trova a fare i conti con un simil-effetto jet lag. Può capitare allora che si sviluppino sintomi come:
- Disturbi del sonno, intesi come insonnia passeggera, riposo di scarsa qualità o persino tendenza ad addormentarsi in momenti inopportuni.
- Stanchezza diurna, declinata in mancanza di concentrazione, calo delle prestazioni fisiche e mentali.
- Cambiamenti dell’umore.
- Mancanza di fame, che si presenta a volte in ore del giorno non adibite ai pasti o rimane, in altri casi, del tutto assente.
- Acuirsi degli stati di ansia e depressione.
Rispondere a malessere e svantaggi del cambio dell’ora
Minimizzare gli svantaggi del cambio dell’ora è fortunatamente possibile. Gli esperti suggeriscono di attrezzarsi in modo opportuno per l’appuntamento, praticando una corretta igiene del sonno. È, quindi, consigliabile, nei giorni immediatamente precedenti e successivi all’evento, mangiare almeno 3 ore prima di coricarsi, evitando di consumare bevande alcoliche. La caffeina è altrettanto bandita, così come gli schermi di pc e smartphone nell’ora prima di andare a letto.
Modificare gradualmente il timing del proprio riposo così da arrivare preparati allo spostamento delle lancette è un’altra buona strategia. Il tempo a letto dovrebbe, inoltre, essere limitato all’intervallo del riposo, senza forzature che aumentino il nervosismo. Spendere tempo all’aria aperta durante il giorno può aiutare a sincronizzare l’orologio circadiano, mentre fare pisolini brevi appare utile per ricaricare le energie.
Gli svantaggi che il cambio dell’ora porta con sé sono ancora in fase di approfondimento. Alcuni studi mostrano che con il cambio dell’ora primaverile aumentano i casi di infarto, ictus e altri episodi legati al sistema cardiovascolare. Con quello autunnale cresce, invece, il tasso di incidenti stradali e suicidi. Il clima rimane un fattore determinante. Per ora è, per altro, possibile solo parlare di correlazione e non di causalità.
Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità.
