Il fumo degli incendi aggrava l’inquinamento atmosferico e i livelli di PM2.5 con ripercussioni sulla salute umana.
L’uomo è parte integrante dell’ambiente. Se quest’ultimo è danneggiato, ne risente anche la nostra specie. Ne sono un esempio gli incendi che aumentano l’inquinamento atmosferico e provocano danni alla salute. Gli incendi, infatti, possono aumentare la concentrazione di particelle dannose disperse nell'aria e che possiamo respirare.
Incendi: fonte di inquinamento e danni alla salute
Gli incendi sono eventi che si sono sempre verificati. Tuttavia, i cambiamenti climatici creano le condizioni ideali per rendere gli incendi più frequenti ed estesi. La conseguenza è che aumentano anche alcune particelle disperse nell'aria, come il PM2.5 che è una delle fonti di inquinamento atmosferico.
La BBC ha riportato che, nel 2023, estese aree degli Stati Uniti hanno subito un peggioramento della qualità dell’aria mentre si espandevano i fumi degli incendi che si stavano verificando in Canada. Gli incendi sono diventati un problema per l’inquinamento e la salute perché possono portare particelle fino a 23 km nella stratosfera e spandersi poi anche in altre parti del mondo.
Inquinamento provocato dagli incendi: i danni alla salute
L’inquinamento atmosferico provocato dagli incendi può generare diversi problemi alla salute umana. La tipologia delle patologie è legata alla composizione del fumo degli incendi. Ad esempio, durante gli incendi del 2020 in Siberia sono state rilasciate elevate quantità di mercurio. Il fumo degli incendi può essere dannoso per i polmoni e per alcune cellule immunitarie contenute in essi.
L’inquinamento generato dagli incendi ha anche altri tipi di influenza sulla salute umana. Ad esempio, può danneggiare l’olfatto. Ancora dibattuta è, invece, la sua correlazione con l’aumento di peso e gli effetti sul cervello. Il problema maggiore è rappresentato dal PM2.5, il quale può provocare patologie all’apparato respiratorio.
Le indicazioni dell’OMS per la salute umana
L’Organizzazione Mondiale della Sanità monitora anche gli effetti dell’inquinamento sulla salute umana. Il PM2.5 è uno degli elementi posti sotto sorveglianza. Si tratta di un tipo di particelle dal diametro uguale o inferiore ai 2,5 micrometri. Queste polveri sottili sono composte da una miscela di sostanze solide e liquide, tra cui carbonio, metalli e composti organici.
La fuliggine degli incendi può aumentare i livelli di PM2.5, per i quali l’OMS ha posto come limite di sicurezza annuale 5 microgrammi per metro cubo. È proprio la microscopica dimensione di queste particelle che le rende pericolose per la salute umana, dal momento che, per inalazione, possono arrivare ai polmoni.
Inquinamento e incendi: sempre più frequenti con i cambiamenti climatici
I cambiamenti climatici purtroppo creano le condizioni idonee per incendi più estesi e più frequenti. Ad esempio, i periodi di siccità in cui si possono verificare gli incendi si ripresentano quasi ogni anno e, in alcuni casi, anche per diversi mesi. La quantità di fumo e di particelle immesse in atmosfera aggrava l’inquinamento ed aumenta i rischi per la salute umana.