Inquinamento atmosferico: quali sono le principali cause?
L’inquinamento atmosferico è una problematica pressante per la salute dell’uomo e del pianeta, così individuarne le principali cause e intervenire risulta prioritario. A rendere l’aria irrespirabile contribuiscono in modo determinante le attività antropiche, basate sull’utilizzo dei combustibili fossili. In cima alla lista delle minacce troviamo, allora, trasporti e traffico, attività industriali, agricoltura, allevamento, incendi boschivi e produzione di calore.
Che cosa si intende per inquinamento atmosferico?
Per comprendere quali sono le principali cause dell’inquinamento atmosferico bisogna guardare alla definizione del fenomeno. Con l’espressione si indica la presenza nell’aria di sostanze dannose per la salute che, in condizioni normali, dovrebbero essere assenti o, comunque, rilevabili in concentrazioni minori.
Gli inquinanti più pericolosi, e più diffusi, sono:
- Monossido di carbonio (CO), derivante dalla combustione incompleta di sostanze contenenti carbonio.
- Particolato, che comprende le particelle in sospensione nell’aria, liquide o solide. In questo spiccano le PM 2.5 e le PM 10, dette polveri sottili.
- Biossido di zolfo (SO2), che è prodotto dalla combustione di sostanze contenti zolfo, sotto forma di impurità.
- Biossido di azoto (NO2), legato, ancora, ai processi di combustione.
- Ozono (O3), che fa da protezione per la Terra nella stratosfera, ma è dannoso nella troposfera, ovvero a un’altezza compresa tra 0 e 15 km sul livello del mare.
Principali cause di inquinamento atmosferico
Le principali cause dell’inquinamento atmosferico sono da ricercare nelle attività dell’uomo. Tra i fattori che causano i maggiori problemi troviamo, allora:
- Produzione di energia tramite combustibili fossili, che rilascia CO, particolato, NO2 e SO2.
- Trasporti, con i veicoli a motore che emettono CO, idrocarburi, NO2 e polveri sottili.
- Attività industriali, produzione di energia, produzione di cemento e lavorazione di sostanze chimiche sono solo alcuni dei settori problematici.
- Agricoltura, a causa dell’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi.
- Allevamento, con le massicce emissioni di ammoniaca collegate alla gestione del settore.
- Riscaldamento, per cui ancora troppo spesso si utilizzano i combustibili fossili o la legna.
- Rifiuti, che se smaltiti tramite inceneritore, creano enormi problemi.
- Incendi boschivi, capaci di emettere grandi quantità di particolato e di altri inquinanti.
Inquinamento atmosferico: dalle principali cause alle conseguenze
Intervenire sulle principali cause di inquinamento atmosferico è fondamentale perché le conseguenze risultano devastanti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il 99% delle persone nel mondo respira aria inquinata e ciò provoca circa 7 milioni di morti premature all’anno. Gli inquinanti sono in grado di causare problemi infiltrandosi nei polmoni e nel flusso sanguigno. Favoriscono quindi, lo sviluppo di patologie cardiocircolatorie o respiratorie, a volte croniche.
In certi casi è sufficiente un’esposizione a breve termine per sperimentare condizioni di disagio. Importante è anche l’impatto che le sostanze nocive hanno sul pianeta. Esse sono infatti responsabili del cosiddetto effetto serra e accelerano, quindi, la corsa del cambiamento climatico. A essere alterati sono, poi, gli ecosistemi, dato che flora e fauna non riescono spesso ad adattarsi alle nuove condizioni di vita.
L’inquinamento atmosferico va combattuto, ma, data la varietà delle principali cause, limitare i danni non è semplice. Comunità internazionale e governi singoli sono chiamati a investire sulle energie rinnovabili e a mettere a punto strategie che privilegino la sostenibilità nei diversi settori “incriminati”. Informazione ed educazione occupano, in tale ambito, un posto di rilievo, così come l’attenzione al continuo monitoraggio e l’impegno nella ricerca.
