Yoga: nuove energie per il solstizio d’estate

Cosa lega la pratica millenaria dello yoga al solstizio d’estate? A prima vista si fa fatica a capire che attinenza vi sia tra i due. Ad uno sguardo più attento, però, non sfugge che esiste un filo che unisce la pratica yogica con l’evento astronomico di inizio estate. O, più probabilmente, di fili ce ne sono più di uno.

Giornata Mondiale dello Yoga e Solstizio d’Estate 

Sicuramente non è un caso che le Nazioni Unite abbiano proclamato il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate, Giornata Mondiale dello Yoga. Lo yoga è una disciplina filosofica tra le più antiche mentre il solstizio d’estate, sin dall’antichità, esercita un fascino particolare sugli esseri umani. 

Basta pensare a Stonehenge, l’antico osservatorio astronomico nel sud ovest dell’Inghilterra, utilizzato dai Celti per celebrare proprio il solstizio d’estate. Come lo yoga unisce i due opposti, corpo e spirito, così gli antichi popoli attribuivano al Solstizio d’estate il significato di matrimonio sacro tra opposti (Sole e Luna, Fuoco e Acqua, Luce e Ombra, Maschile e Femminile).

L’importanza del sole 

Il solstizio d’estate è il giorno in cui il sole si trova allo zenit, ovvero raggiunge la massima distanza dall’Equatore. Quindi in questa giornata si verifica il numero massimo di ore di luce. Per i popoli antichi, ma anche per noi moderni, questo periodo dell’anno coincide con un periodo di fertilità, benessere e ricchezza. 

È infatti in questo periodo dell’anno che la natura raggiunge il suo massimo splendore, regalandoci fioriture meravigliose e raccolti abbondanti. L’energia vitale del sole, insomma, è alla massima potenza. Dal punto di vista dello yoga, è il periodo ideale per lavorare su se stessi, attivando proprio l’energia vitale per sciogliere blocchi fisici, emotivi ed energetici.

Trataka 

Trataka è una pratica di purificazione dell’Hatha Yoga che serve a ripulire la mente da qualsiasi tipo di scorie tossiche, come i pensieri, ad esempio, e le emozioni che da essi scaturiscono. In questo modo, si sciolgono eventuali tensioni e stati ansiosi, andando a riequilibrare il sistema nervoso. 

Questa pratica serve, dunque, per preparare la mente alla meditazione e a concentrarsi sui propri obiettivi. Tatraka consiste nel fissare la fiamma di una candela stando immobili con il corpo e con gli occhi. Si fissa la fiamma fintanto che gli occhi non inizieranno a lacrimare. A quel punto, si chiudono gli occhi e si visualizza la fiamma a occhi chiusi. Quando l’immagine della fiamma inizierà a svanire, gli occhi andranno riaperti per ripetere la pratica ancora una volta.

Yoga Nidra 

Dopo aver sperimentato Tatraka, possiamo rilassarci profondamente praticando un po’ di Yoga Nidra. Questo tipo di yoga consiste nel rimanere distesi con il corpo supino per circa mezz’ora. Saremo a metà tra il sonno e la veglia, completamente rilassati dal punto di vista fisico ma anche mentale. 

Non solo: durante la fase di veglia prima che subentri il sonno, pare che la mente sia più ricettiva, quindi pronta per raggiungere uno stato di coscienza più elevato. Lo Yoga Nidra aiuta a conoscere se stessi esplorando la propria sfera emotiva e lasciando andare le emozioni trattenute da tempo.

Kundalini Yoga 

Anche il Kundalini Yoga ci da la possibilità di beneficiare della potente energia che il sole rilascia proprio in questo periodo. In particolar modo è indicata la sequenza Surya Krya. Surya vuol dire sole, mentre Krya significa “processo di energia interiore”. 

Questa sequenza ha un effetto riscaldante o stimolante, andando a migliorare il metabolismo, quindi riducendo i grassi e aumentando la vitalità. Attivando l’energia solare o vitale, si ottiene maggiore positività ed espansività. La mente è più chiara, più concentrata sugli obiettivi e orientata all’azione.