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Stitichezza: ecco i cibi da prediligere

Stitichezza: ecco i cibi da prediligere

È considerato un argomento tabù, ma la stipsi è un disturbo molto frequente. Ecco come curare la stitichezza scegliendo i cibi giusti.

Capita a molte persone di soffrire di stitichezza nella vita di tutti i giorni. Altri, che normalmente non hanno di questi problemi, quando cambiano le proprie abitudini quotidiane, come ad esempio in vacanza, hanno più difficoltà ad andare in bagno. Da cosa dipende, quindi questo disturbo? E soprattutto si può in qualche modo superare? A questa e ad altre domande cercheremo di rispondere, suggerendo anche, per chi soffre di stitichezza transitoria o cronica, quali cibi prediligere per curarsi nel modo più naturale possibile.

Stitichezza: ecco i cibi da prediligere

Stipsi, che cos’è? 

Il termine stipsi deriva dal greco styphein, che significa stretto. Si tratta di un disturbo molto diffuso nella popolazione adulta. Colpisce soprattutto soggetti di sesso femminile o persone in età avanzata, mentre è meno frequente nei bambini, tra i quali però si manifesta più nei maschietti. È la difficoltà ad espletare la funzione intestinale e può essere sostanzialmente di due tipi: transitoria o cronica. 

La stipsi transitoria è una difficoltà momentanea ad evacuare ed è definita anche acuta perchè, superata la fase critica, tutto di solito torna alla normalità. Diversamente quando la stitichezza ha una durata maggiore di sei mesi, allora si parla di stipsi cronica. In entrambi i casi si tratta di un disturbo che può essere anche molto invalidante, perché ci si sente a disagio provando un senso di gonfiore e pesantezza.

Alleviare la stitichezza con i cibi giusti 

Può sembrare brutale ma è anche un’ovvietà: quello che mettiamo dentro il nostro corpo, da qualche parte deve uscire. Allora, prima di assumere medicinali, lassativi o ricorrere ad altri tipi di cure, si può provare a modificare l’alimentazione. A chi soffre di stitichezza si consiglia di assumere cibi ricchi di fibre, di cui si consiglia il consumo di circa 30 grammi al giorno. Via libera quindi ai cereali integrali e agli ortaggi. Aumentate la quantità di fibra gradualmente se non siete soliti assumerla regolarmente, per evitare altri disturbi gastrointestinali. 

Si può cominciare la giornata bevendo un bicchiere di acqua tiepida appena alzati per stimolare l’attività intestinale. Per colazione possiamo consumare cereali integrali o avena o crusca ma senza esagerare, prugne secche e magari del latte, meglio se vegetale, con un muesli ricco di semi oleosi. Anche i semi di chia e quelli di lino possono essere molto utili perché a contatto con i liquidi assumono un aspetto mucillaginoso.

Altri consigli

Per combattere la stitichezza è importante condurre una vita un po’ più equilibrata. Come abbiamo visto, è importantissimo curare l’alimentazione, non solo dal punto di vista dei cibi che introduciamo nel corpo ma anche delle modalità con cui li assumiamo. Cerchiamo quindi di consumare i pasti in un ambiente rilassante, senza fretta e possibilmente prendendoci il tempo di stare seduti. 

Ricordiamoci di portare sempre con noi una bottiglietta di acqua perché bere è fondamentale per facilitare il transito e rendere più morbide le feci. Si consiglia di bere almeno 2 l di acqua al giorno. Per lo snack di metà mattina e la merenda del pomeriggio preferiamo una porzione di frutta anziché una merendina di preparazione industriale. Anche praticare attività fisica e fare movimento facilita l’attività intestinale.

I lassativi 

Come già accennato, è inutile ricorrere ai lassativi se non si modificano le abitudini alimentari. Eppure solo in Italia ogni anno si spendono più di 100 milioni di euro per l’acquisto di lassativi. Sicuramente questi prodotti rappresentano un aiuto perché agiscono sul sintomo ma non rimuovono il disturbo all’origine. La loro assunzione può essere addirittura controproducente, nel senso che risolvendo temporaneamente il problema, potrebbero ritardare la diagnosi di una malattia più seria

Assunti regolarmente, inoltre, perdono di efficacia e quindi perché funzionino, è necessario assumerli in dosi sempre maggiori. Normalmente, bisognerebbe ricorrere ai lassativi soltanto quando è necessario evitare il peggioramento di altre condizioni patologiche, ad esempio le emorroidi, o per porre fine alla stitichezza indotta dai farmaci o ancora quando è necessario liberare l’intestino per sottoporsi a interventi chirurgici o indagini radiologiche.

Possibili cause di stitichezza 

Purtroppo, lo stile di vita moderno che la maggior parte di noi ha assunto per poter stare ai passi con i tempi non aiuta da questo punto di vista. Stress, ansia e pasti consumati velocemente, magari in piedi o peggio ancora continuando a lavorare davanti al computer o in piedi sono tra le possibili cause di questo disturbo. 

La stipsi transitoria è frequente anche in gravidanza o quando si cambiano le abitudini come ad esempio in viaggio. La sedentarietà e la mancanza di idratazione possono essere altri motivi di stitichezza acuta. Può capitare anche di avere difficoltà ad evacuare in seguito a un intervento chirurgico o all’assunzione di antibiotici

Tra le possibili cause della stipsi cronica, invece, sempre da verificare con un'apposita e accurata indagine medica, sono il morbo di Parkinson, il diabete, malattie neurologiche, disturbi infiammatori cronici dell’intestino e il tumore al colon-retto. Le cause potrebbero essere anche di origine psicologica, magari nelle persone che fanno fatica a lasciarsi andare e trattengono le emozioni o che rimangono ancorate ai ricordi e alle situazioni del passato.


Erika Barani
Erika Barani
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Interprete e Traduttrice Laureata in Linguistica Inglese, da sempre mi interesso di tematiche ambientali e amo gli animali: da loro ho imparato il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.
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Interprete e Traduttrice Laureata in Linguistica Inglese, da sempre mi interesso di tematiche ambientali e amo gli animali: da loro ho imparato il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.
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