Rischio colpo di calore sul lavoro testati dei nuovi biosensori

- Per i lavoratori costretti a svolgere le proprie mansioni all’aperto, il rischio di incorrere in un colpo di calore è concreto. Nella bella stagione, infatti, le temperature mettono a dura prova l’organismo umano e il cambiamento climatico peggiora la situazione. Per far fronte all’emergenza il National Institute of Environmental Health Sciences ha finanziato uno studio sperimentale per testare dei biosensori, con l’obiettivo di prevenire le crisi.

Sensori per la valutazione del rischio colpo di calore
A concentrarsi su come evitare il rischio colpo di calore per i lavoratori ci ha pensato un team di Emory University e Georgia Institute of Technology. I ricercatori hanno ricevuto un finanziamento di 2.46 milioni di dollari per testare dei biosensori, in grado di misurare parametri vitali significativi e di inviarli a un apposito dispositivo.
Tra questi rientrano temperatura corporea e idratazione. Una volta raccolti i dati vengono inviati a un’intelligenza artificiale sviluppata dal team, che li interpreta e, in caso di necessità, invia notifiche ai lavoratori che corrono il rischio di andare in shock. Ciò dovrebbe permettere agli individui di agire prima che i problemi si presentino.
Rischio colpo di calore e sicurezza sul lavoro
Ridurre il rischio colpo di calore per i lavoratori che devono sopportare condizioni climatiche estreme è fondamentale. Secondo i dati dell’International Labour Organization almeno il 70% della forza lavoro globale è esposta a rischi legati al caldo eccessivo. Quest’ultimo fattore provoca ogni anno 23 milioni di incidenti e un totale di 18.970 morti.
I lavoratori dovrebbero avere a disposizione acqua fresca e zone d’ombre di cui usufruire durante opportuni break. Spesso, però, purtroppo le normative scarseggiano e, dove presenti, farle rispettare non è semplice. Le condizioni di disidratazione progrediscono, poi, in modo molto rapido e portano chi vi incorre alla confusione. I soggetti finiscono, dunque, spesso per non chiedere aiuto e i sensori dovrebbero ovviare a tale inconveniente.
Colpo di calore: sensori per soggetti a rischio
I lavoratori sono i soggetti più esposti al rischio colpo di calore e i nuovi biosensori sono concepiti proprio per allertare questi ultimi. Dopo l’analisi dell’intelligenza artificiale, infatti, la notifica viene inviata direttamente all’individuo. Altre tecnologie prevedevano, invece, che il destinatario delle segnalazioni fosse un superiore. I dispositivi, che i ricercatori stanno al momento testando in Florida, risultano, poi, leggeri e flessibili.
Essi dovrebbero, quindi, rivelarsi comodi da indossare in situazioni di continuo movimento. Il BioPatch, come viene definito, somiglia a un grande cerotto e viene collocato al centro del torace. I dati raccolti dai biosensori e le letture fornite dall’Intelligenza Artificiale sono utilizzati anche per creare materiale informativo che metta in guardia i lavoratori su pericoli e migliori strategie di azione, oltre che sui loro diritti.
L’interesse verso i biosensori che riducono il rischio colpo di calore è apparso nei lavoratori enorme. I ricercatori stanno conducendo lo studio su alcuni dipendenti in Florida e il loro obiettivo era coinvolgere 100 persone, per 4 anni di test. I soggetti inclusi sono, però, oggi 166. La speranza di molti è anche che le evidenze sulle proibitive condizioni ambientali portino chi di dovere ad aumentare i compensi.
