Più birra analcolica nei pub aiuta a ridurre il consumo di alcol

In alcuni paesi come il Regno Unito l’abuso diffuso di alcol può risultare spesso un problema tra la popolazione mentre alternative come la birra analcolica, ormai dai sapori sempre più in linea con l’originale, non vengono considerate. In un recente studio guidato dall’Università di Bristol assieme ad altre università ed enti pubblici britannici, è stata illustrata una possibile soluzione: semplicemente aumentare nei pub la disponibilità di birra analcolica alla spina aiuterebbe ad abituare i clienti e ridurre i consumi di alcol.

Differenza tra birra alcolica e birra analcolica

A differenza di quanto il nome suggerisce, la birra analcolica non è mai completamente priva di alcol. La quantità di alcol per volume tuttavia è talmente ridotta da risultare praticamente ininfluente in un adulto. La legislazione può variare da paese a paese ma, per essere considerata birra analcolica, una birra in genere deve rimanere al di sotto dello 0,5% di alcol per unità di volume. Al contrario, una birra tradizionale può contenere dal 4% fino al 16% di alcol.

I metodi di produzione della birra analcolica possono influire sul sapore rendendolo distinguibile da chi è abituato alla birra con più alto contenuto di alcol. In passato questo ha contribuito a limitare la diffusione della birra analcolica e a influenzarne la percezione tra il pubblico. In tempi recenti tuttavia nuove tecniche di rimozione dell’alcol più sofisticate stanno avvicinando i sapori delle due birre rendendo la birra analcolica un’alternativa piacevole e capace di evitare i danni più gravi all’organismo legati al consumo eccessivo di alcol.

Più birra analcolica alla spina riduce i consumi di alcol nei pub

Secondo i dati riportati da uno studio sperimentale di 8 settimane comparso sulla rivista Addiction, rendere la birra analcolica alla spina più disponibile e facilmente accessibile nei pub e nei bar può aiutare le persone a ridurre i consumi di alcol e passare dalla birra alcolica a quella analcolica. 

I ricercatori inglesi hanno scoperto infatti che quando tra le opzioni di birra alla spina nei pub era presente almeno una opzione di birra analcolica, il consumo medio di birra alcolica diminuiva in media di 29 litri a settimana grazie ai clienti che optavano invece per birra senza alcol. 

Come dare maggiore visibilità alla birra analcolica

«Sebbene le birre analcoliche siano disponibili da tempo nei pub e nei bar, non hanno mai avuto lo stesso risalto visivo delle birre alcoliche e raramente vengono servite alla spina – spiegano in una nota i ricercatori dell’Università di Bristol – fornire opzioni analcoliche alla spina al bancone del bar potrebbe portare alcuni clienti a esplorare nuove possibilità e passare a birre analcoliche».

Sebbene in termini di volumi la vendita di birra analcolica abbia rappresentato mediamente solo il 5% del totale nelle 8 settimane di esperimento, i ricercatori ritengono che una maggiore offerta di birra analcolica potrebbe avere un impatto significativo se considerata su larga scala: «Anche piccoli cambiamenti nel comportamento potrebbero avere un importante beneficio per la salute pubblica – spiegano – Una riduzione del 5% dei consumi, se estesa a un numero maggiore di pub e bar, potrebbe ridurre sostanzialmente i danni associati all’alcol».

La maggiore disponibilità e la visibilità di birra analcolica alla spina nei pub inoltre non solo porterebbe a un calo immediato del consumo di alcol ma contribuirebbe anche ad abituare i consumatori alla possibilità di una scelta alternativa con prospettive interessanti anche a lungo termine.