Le bibite dietetiche sono un rischio per il cuore?
Bere due o più litri a settimana di bibite dietetiche dolcificate in modo artificiale (l’equivalente a una lattina al giorno) potrebbe aumentare il rischio di battito cardiaco irregolare fino al 20% rispetto alle persone che non bevono bibite dietetiche. È quanto emerge da un nuovo studio condotto in Cina e pubblicato sulla rivista Circulation: Arrhythmia and Electrophysiology che ha incrociato i dati relativi al consumo di bibite e allo stato di salute del cuore di oltre 202mila persone.
Cos’è la fibrillazione atriale e perché è un rischio per il cuore?
La fibrillazione atriale è una condizione cardiaca caratterizzata da un battito irregolare e veloce del cuore in cui gli atri superiori non si contraggono in modo coordinato. La fibrillazione atriale comporta un rischio concreto per la salute: non solo porta a sintomi come palpitazioni, affaticamento e mancanza di fiato, ma è una delle cause più comuni di ictus ed è generalmente trattata con terapie mediche farmacologiche per prevenire la formazione di coaguli di sangue. La sua presenza inoltre aumenta i rischi per altre condizioni come infarto, demenza e problemi ai reni.
Le bibite dietetiche aumentano il rischio di fibrillazione atriale?
Studi precedenti avevano evidenziato il rischio per il cuore collegato al consumo eccessivo di bibite zuccherate, questo studio in particolare tuttavia suggerisce come specificamente le bibite «dietetiche» e «diet» pensate e commercializzate per ridurre l’apporto di zuccheri e contrastare altri problemi come l’obesità, potrebbero in realtà avere effetti altrettanto controproducenti.
Lo studio ha incrociato i dati di oltre 202mila cittadini britannici tra i 37 e 73 anni in un periodo di 10 anni, rilevando come per i consumatori assidui di bibite dietetiche il rischio di fibrillazione atriale possa aumentare sino al 20%. Secondo lo studio il bevitore «medio» di bibite dietetiche, e quindi la fascia di popolazione più a rischio, è rappresentato dalle giovani donne in cui è stata riscontrata anche una più elevata incidenza di diabete di tipo 2.
Tuttavia, riferendosi alla natura dello studio sulle bibite «diet» il dottor Ningjian Wang, professore presso l’Università Jiao Tong di Shanghai e autore principale della ricerca, precisa alla CNN: «Le conclusioni del nostro studio non possono stabilire definitivamente che un tipo di bibita comporti necessariamente più rischi per la salute di un altro per via della complessità delle nostre diete». La raccomandazione comunque è di: «non considerare bibite dietetiche o senza zuccheri necessariamente come più salutari perché potrebbero comportare comunque un potenziale rischio per il cuore e per la salute».
Fonte: Circulation: Arrhythmia and Electrophysiology
Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.
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