L’Unione Europea approva il nuovo sistema per i green bond europei con lo scopo di contrastare il fenomeno del greenwashing.
La transizione ecologica richiede azioni concrete che possono ricevere una spinta innanzitutto dalla finanza. In questa direzione vanno i green bond europei che hanno anche lo scopo di contrastare il fenomeno del greenwashing. Il Parlamento dell’Unione Europea ha approvato la risoluzione legislativa inerente al nuovo standard di questo strumento volto ad incentivare la finanza sostenibile e la decarbonizzazione.
L'utilità dei green bond europei contro il greenwashing
Il mercato dei green bond (chiamati anche obbligazioni verdi) è cresciuto molto negli ultimi anni. Si parla di un aumento medio di circa il 50% sia a livello globale, che europeo. Tuttavia, la quota dei green bond sull’emissione complessiva delle obbligazioni è ancora bassa (pari al 3-3,5% nel 2020). Una quota non sufficiente per raggiungere gli obiettivi fissati nell’Accordo di Parigi (con il quale sono indicate le azioni da intraprendere per contrastare i cambiamenti climatici e andare verso un mondo più sostenibile).
L’assenza di uno standard per i green bond europei ha rallentato lo sviluppo del mercato. Per questo motivo l’Unione Europea ha provveduto a elaborare uno standard che migliora la regolamentazione del mercato dei green bond. Le nuove linee guida dovrebbero migliorare il sistema di supervisione con una maggiore trasparenza e, di conseguenza, prevenire e ridurre il fenomeno del greenwashing.
Green bond europei contro il greenwashing
La finanza sostenibile può essere un motore in grado di incentivare la transizione ecologica. I nuovi standard dei green bond europei dovrebbero garantire una maggiore sicurezza agli investitori che credono nello sviluppo di tecnologie e imprese più sostenibili. Le obbligazioni verdi devono per tanto essere investite in attività che sono in linea con la classificazione europea per le attività sostenibili.
Le aziende e gli enti pubblici che utilizzano lo standard dei green bond europei devono informare su come saranno utilizzati i proventi e mostrare come gli investimenti siano legati alla transizione ecologica dell’azienda. Il regolamento prevede anche una supervisione per i revisori indipendenti che dovranno valutare se un’obbligazione è sostenibile o meno. Lo scopo è proprio quello di ridurre il greenwashing.
L’aumento del mercato dei green bond
Già nel 2007 il mercato dei green bond aveva registrato una crescita non indifferente. Per la prima volta, nel 2021, l’emissione annuale dei green bond aveva superato il valore di 500 miliardi di dollari. Rispetto al 2020 l’aumento fu del 75%. In questo contesto l’Europa risulta essere una delle regioni più prolifiche in quanto emissione di green bond.
Basta analizzare il mercato dei green bond nel 2020. In quell’anno, l’Unione Europea costituì il 51% del volume mondiale dei green bond. Il nuovo standard dei green bond europei volti ad incentivare la transizione ecologica e a ridurre il greenwashing ha ottenuto il parere favorevole della maggioranza del Parlamento europeo. Lo standard è stato approvato con 418 voti favorevoli, 72 astensioni e 79 contrari.