Carbon offset: cos’è, come funziona e perché è criticato

Quando un’impresa, un'associazione o un'organizzazione emette gas serra durante le sue attività quotidiane, questi finiscono nell’atmosfera. Una volta finiti nell’atmosfera i loro effetti si ripercuotono a livello globale, indipendentemente da dove sono stati prodotti. Dal punto di vista degli effetti sul clima cambia poco se un’azienda o organizzazione riduce le proprie emissioni o sostiene un’attività, da qualche altra parte del mondo, in grado di ridurle. È questo meccanismo di compensazione il ragionamento alla base del carbon offset, e dei crediti di carbonio. Ma cosa cos’è e cosa comporta nello specifico il carbon offset?

Che cos’è il carbon offset?

Per carbon offset s’intende quel meccanismo per cui un’azienda o organizzazione, che non essendo in grado di ridurre all’origine le proprie emissioni di gas serra, può acquistare dei “crediti di carbonio” e compensare così le proprie emissioni finanziando progetti di riduzione delle emissioni altrove nel mondo. L’obiettivo ideale del carbon offset è quindi quello di neutralizzare l’ago della bilancia delle emissioni prodotte in un luogo, riducendole altrove sul pianeta.

Cosa comporta in termini pratici?

A livello pratico il carbon offset si realizza attraverso il sostegno finanziario a progetti di riduzione delle emissioni. Questi progetti possono assumere diverse forme, dalle più sofisticate come il sostegno a progetti di transizione ad energie pulite o al risparmio energetico in paesi in via di sviluppo a, più semplicemente, la piantumazione di nuovi alberi. Il costo di questi crediti può variare notevolmente ma, nel complesso, risulta particolarmente economico a circa 12€ per tonnellata di CO2. Questo significa che con poco più di 20€ in aggiunta sul biglietto è possibile, in teoria, neutralizzare le emissioni di un volo intercontinentale Europa – America per un passeggero.

Quali sono le critiche al carbon offset?

Il sistema del carbon offset è diventato nel corso degli anni più perseguito e, al contempo, più controverso. Le critiche più rilevanti riguardano in particolare i progetti a sostegno della piantumazione di nuovi alberi. Non solo spesso questi progetti sono spesso di bassa qualità e in paesi in via di sviluppo, ma gli alberi in questione diventano altrettanto spesso facile preda di incendi finendo per emettere più CO2 di quanta ne assorbono e vanificare così per intero il concetto di “compensazione” alla base del carbon offset.

Ma il problema, soprattutto per molte associazioni ambientaliste, risiede alla base del concetto stesso di carbon offset. Secondo Greenpeace, ad esempio, il carbon offset non sarebbe altro che un “trucco contabile” destinato a oscurare la realtà delle emissioni di un’azienda, offrendo ampie possibilità di greenwashing e rimanendo in realtà come un meccanismo che disincentiva investimenti concreti nella riduzione alla fonte delle emissioni. Sempre secondo l'associazione ambientalista si tratta di uno strumento che distrae dalle azioni sul clima di cui il pianeta ha urgentemente bisogno.