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Cos'è una CSA, la comunità a supporto dell'agricoltura

Cos'è una CSA, la comunità a supporto dell'agricoltura

Le CSA, comunità a supporto dell'agricoltura, sono un modo per tornare a consumare con più consapevolezza i prodotti della terra.

Quando un gruppo di persone, più o meno grande, decide di riunirsi e coltivare la terra nasce una CSA, una comunità a supporto dell'agricoltura. Questa unione eterogenea di individui rappresenta un nuovo modo di vedere l'agricoltura, più vicino alla natura ma soprattutto alle persone. Scopriamo cos'è una CSA e come funziona. 

Cos'è una CSA, la comunità a supporto dell'agricoltura
@envatoelements

CSA: cosa sono le comunità a supporto dell'agricoltura

La stagionalità dei prodotti è molto importante. È come se la natura ci donasse ciò che serve in quel determinato periodo per permetterci di affrontare il caldo o il freddo, immagazzinare energie o fornircene di subito pronte.

Questo concetto, apparentemente semplice, sta via via scomparendo. Siamo abituati a trovare tutto quello che ci occorre al supermercato, dai pomodori in inverno ai broccoli in estate. Ritornare alle origini significa essere consumatori più consapevoli e seguire il ritmo delle stagioni proprio come avviene nelle CSA, le comunità a supporto dell'agricoltura.

Come sono nate le CSA?

Le CSA, comunità a supporto dell'agricoltura, sono nate negli anni '70 in Giappone e sono arrivate in Italia 20 anni dopo, passando dagli Stati Uniti. Nel 2010 è nata la prima CSA italiana: si chiama CAPS e si trova a Pisa. Oggi nel nostro Paese se ne contano una ventina, distribuite prevalentemente nel centro-nord

Come funzionano le CSA, comunità a supporto dell'agricoltura

In sostanza, una CSA riunisce un gruppo di persone che decide di autoprodurre frutta, verdura e talvolta anche derivati animali come uova e miele. L'unione può essere formale, ossia regolata a livello giuridico (es. associazione, coperativa, ecc.) oppure informale ossia senza vincoli se non di natura "morali". 

Questo gruppo di persone decide di coltivare un terreno, che può essere di proprietà, in affito o in usufrutto, di dimensione variabile in base alle esigenze. All'inizio dell'anno colturale ci si riunisce per stabilire quali colture seguire, fissare i costi e distribuire le mansioni. Tramite un'asta tra i partecipanti si raccoglie quanto serve per svolgere le attività quindi si dà il via alla produzione. A ciascun membro spetterà poi una cassetta con i prodotti dell'orto.

Le comunità a supporto dell'agricoltura non sono solo il mezzo per avere a disposizione prodotti di qualità coltivati senza l'utilizzo di sostanze chimiche. Rappresentano anche un modo per creare una comunità di persone avvicinate dagli stessi interessi e consapevoli di quali sono davvero i costi che si celano dietro la produzione di frutta e verdura. I prezzi bassi dei supermercati infatti sono spesso garantiti grazie allo sfruttamento economico dell'agricoltore al quale non viene riconosciuto il reale costo del suo lavoro. 


Beatrice Piselli
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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Dopo una Laurea in Ingegneria mi sono allontanata dai numeri e avvicinata a nuove forme di espressione, come la fotografia e la scrittura. Il mio blog, Il Cucchiaio Verde, racchiude entrambe le passioni e ha come filo conduttore uno stile di vita vegetariano.
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