Che differenza c’è tra succo e spremuta?
Succo e spremuta sono bevande ottime da consumare in diversi momenti della giornata, ma, anche se spesso non ci soffermiamo sulla questione, tra le due esiste più di una differenza. Dalla tecnica utilizzata per produrle, ai prodotti coinvolti, passando per la quantità di zuccheri e nutrienti presenti, ciascun prodotto ha caratteristiche peculiari. Non fare confusione può, allora, aiutarci a fare felici organismo e gusto.
Succo
Per capire che differenza c’è tra succo e spremuta, soffermarsi sul primo prodotto può aiutare. Esso può essere ottenuto tramite centrifuga o tramite estrazione. Nel primo caso il processo prevede l’utilizzo di lame che girano ad alta velocità e che producono, quindi calore. Per il secondo tipo di bevanda, invece, la separazione tra parte liquida e fibrosa avviene a freddo. A livello industriale, per essere definito succo, un articolo deve contenere il 100% di polpa di frutta e non deve presentare l’aggiunta di zuccheri. Quando la percentuale è inferiore al 50% siamo di fronte al nettare, mentre se il valore è al di sotto del 12% si parla di bevanda al gusto di frutta. I succhi possono essere realizzati in casa o a livello industriale. Per questi ultimi vengono utilizzate soprattutto centrifughe ad altissima velocità. La bevanda viene, poi, pastorizzata e arricchita con conservanti.
Spremuta
La differenza tra succo e spremuta appare chiara guardando alle caratteristiche del secondo prodotto. Il termine si utilizza soprattutto in riferimento agli agrumi e indica bevande fresche che si rivelano un concentrato di nutrienti. Arance, limoni, mandarini e altri frutti simili sono, infatti, ricchi di vitamina C, A e B antiossidanti, zuccheri e minerali. Le spremute si ottengono con l’ausilio dello spremiagrumi, che può essere elettrico o manuale. A seconda della scelta il risultato finale può presentarsi più o meno liquido e, quindi, apportare alla nostra dieta un maggiore o minore contenuto di fibre. Perché vitamine, e minerali non si deteriorino consumare la spremuta subito dopo averla fatta è fondamentale.
Differenza tra succo e spremuta
La differenza tra succo e spremuta appare, insomma, piuttosto marcata. La prima bevanda può rivelarsi un toccasana se fatta in casa, ma secondo le statistiche in Italia le alternative industriali dominano il mercato. In questo caso bisogna fare attenzione. I classici brick si rivelano, infatti, spesso, sì, energizzanti, ma molto calorici e andrebbero consumati con moderazione. A livello domestico i succhi possono, invece, diventare un’ottima risorsa per inserire frutta e verdura nella nostra dieta, in modo semplice e veloce, magari come parte di uno spuntino. Le spremute sono perfette, invece, per coniugare benefici per salute e gusto. Esse possono diventare la bevanda ideale da accompagnare a una colazione dolce o salata.
Comprendere la differenza tra succo e spremuta ci aiuta a comporre la nostra dieta quotidiana in modo più consapevole. La miglior soluzione rimane alternare il consumo di frutta e verdura fresca a quello di queste dissetanti bevande, così da mantenere l’alimentazione varia. A ciascuno, poi, il compito di trovare il proprio mix di ingredienti preferito.
