Caldo estremo, in Europa 175mila vittime all’anno

Il cambiamento climatico sta rendendo le estati sempre più roventi e purtroppo in Europa il caldo estremo miete troppe vittime. Secondo i dati dell’OMS, infatti, i decessi connessi alle alte temperature risultano in continuo aumento e le pronte strategie di risposta alle emergenze scarseggiano. In futuro si attendono ulteriori peggioramenti e limitare i danni appare prioritario.

Quante sono le vittime del caldo in Europa ogni anno?
I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità lanciano un vero e proprio allarme: il caldo estremo in Europa miete ormai un numero altissimo di vittime. Secondo le indagini, infatti, nella zona Europea dell’OMS, che comprende 53 Paesi tra Vecchio Continente e Asia, tra il 2000 e il 2019, a causa delle alte temperature, sono morte 176.040 persone all’anno.
Nelle aree considerate il cambiamento climatico va al doppio della velocità rispetto al resto del mondo e la percentuale di decessi è cresciuta del 30% nei decenni analizzati. A livello globale le morti connesse alle alte temperature sono state 480.000. I decessi annuali della zona europea coprono quindi il 36% del totale.
Vittime del caldo in Europa: per cosa muoiono le persone?
Il caldo miete vittime in Europa e nel mondo a causa di diversi fattori. A creare maggiori problemi è lo stress termico. Quando temperatura e umidità sono tropo alte, infatti, il corpo finisce per non riuscire più a raffreddarsi con i suoi normali meccanismi. Diventa quindi impossibile per l’organismo mantenersi nel range dei 36-37 °C e gli equilibri entrano in crisi. La disidratazione rappresenta l’altro nemico da combattere.
A subire maggiormente gli effetti dei periodi roventi sono anziani, donne incinte e soggetti fragili, dato che il caldo estremo aggrava alcune patologie. Tra queste rientrano diabete, malattie respiratorie, condizioni cardiovascolari e cerebrovascolari, nonché disturbi legati alla sfera mentale. Antonio Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite, ha definito il caldo estremo “killer silenzioso” e l’aumento delle morti a esso correlate una vera e propria “epidemia”.
Cosa fare per diminuire le vittime del caldo in Europa?
Hans Kluge, direttore dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per l'Europa, ha dichiarato che diminuire il numero di vittime del caldo estremo è possibile. È necessario, però, in primis che i singoli stati diffondano una corretta informazione sulla questione, così da aumentare il livello pubblico di consapevolezza. 20 nazioni europee hanno già predisposto piani di risposta alle emergenze.
I dati mostrano, però, che è necessario aggiornarli perché siano veramente efficaci in un contesto in cui le ondate di calore si fanno più roventi e frequenti. I singoli sono, invece, chiamati a evitare di uscire nelle ore più calde e a cercare riparo nei luoghi più freschi. Ventilatori e condizionatori si trasformano, per altro, in alcune situazioni, in supporti indispensabili. Appare, infine, fondamentale l’aiuto reciproco, dato che gli anziani che vivono soli si trovano spesso in grande difficoltà.
Mentre la corsa del cambiamento climatico accelera, l’OMS avverte che nel prossimo futuro le vittime del caldo estremo in Europa aumenteranno. Dal 2007 a oggi l’umanità ha vissuto gli anni più roventi e, anzi, ciascun anno nell’ultimo periodo strappa il primato al precedente. Alcune località hanno visto le colonnine di mercurio schizzare vicino ai 50 °C e nemmeno una drastica riduzione delle emissioni garantirebbe un’inversione di tendenza immediata.
