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Scioglimento dei ghiacciai, il processo accelera ancora

Scioglimento dei ghiacciai, il processo accelera ancora

Lo scioglimento dei ghiacciai è sempre più rapido e i giganti bianchi nel mondo hanno perso miliardi di tonnellate di massa in 20 anni.

Lo scioglimento dei ghiacciai è una delle conseguenze più drammatiche del riscaldamento globale e non accenna a rallentare. Un report pubblicato in Nature ha anzi mostrato che negli ultimi 10 anni i giganti bianchi perdono massa a una velocità record. Ciò ha importanti ripercussioni su umanità e natura quindi la preoccupazione per scorte idriche e innalzamento del livello dei mari è alle stelle.

Scioglimento dei ghiacciai, il processo accelera ancora
@envatoelements

Qual è la percentuale di scioglimento dei ghiacciai? 

Uno studio coordinato dal World Glacier Monitoring Service ha permesso di analizzare in modo più preciso il tasso di scioglimento dei ghiacciai nel mondo. I dati hanno mostrato che, escludendo le calotte polari di Groenlandia e Antartide, nel 2000 i giganti bianchi occupavano 705.221 chilometri quadrati di superficie e immagazzinavano 121.728 miliardi di tonnellate di acqua. Da allora la massa glaciale è calata del 5.4%, per una perdita complessiva di 6.542 miliardi di tonnellate di acqua. 

Ciò si traduce in perdite annuali di 273 miliardi di tonnellate. Si tratta di una quantità d’acqua equivalente a quella consumata dall’intera popolazione mondiale in 30 anni. A preoccupare è soprattutto il fatto che la velocità di fusione sia aumentata del 36% nel decennio 2012-2023 rispetto al periodo 2000-2011.

Scioglimento dei ghiacciai: conseguenze per il livello dei mari 

I nuovi dati sullo scioglimento dei ghiacciai fanno suonare più di un campanello d’allarme. I giganti bianchi hanno, infatti, una funzione fondamentale tanto per flora e fauna che ospitano quanto per il genere umano. Molte popolazioni, soprattutto in Asia Centrale e Sud America, contano sulle scorte d’acqua immagazzinate dai colossi durante i periodi di siccità

Gli effetti della fusione dei ghiacci si ripercuotono anche sull’innalzamento del livello dei mari, di cui rappresenta la seconda causa per importanza dopo l’aumento di temperatura degli oceani. Tra 2000 e 2023 ogni anno le acque hanno guadagnato 0.75 millimetri, per un totale di 18 mm di innalzamento totale. Le perdite non sono, tuttavia omogene. Le isole antartiche e subantartiche mostrano cali annuali quantificabili nell’1.5% della massa glaciale mentre nelle aree di Pirenei e Alpi la percentuale tocca quota 39.

Cosa si può fare per fermare lo scioglimento dei ghiacciai? 

I risultati dello studio sullo scioglimento dei ghiacciai sono stati definiti dagli autori preoccupanti ma non sorprendenti. Il quadro è purtroppo pienamente compatibile con i dati relativi alla corsa del cambiamento climatico. Per arginare il fenomeno è dunque necessario un cambio di rotta e l’umanità è chiamata a ridurre velocemente le emissioni di gas serra introdotte in atmosfera. 

Un ruolo chiave è poi svolto dalla ricerca e il presente lavoro ne offre una dimostrazione. Per redigere il report gli scienziati hanno combinato le informazioni raccolte tramite diversi metodi di analisi satellitari e sul campo. Oltre a ottenere una fotografia più esaustiva della situazione attuale, è stato possibile comparare i diversi sistemi per individuarne punti di forza e criticità in vista degli studi futuri.

Lo scioglimento dei ghiacciai è così rapido che il rischio è che alcuni dei giganti bianchi scompaiano entro fine secolo. Nel mondo 4 milioni di individui in più rispetto al 2000 rischiano di incorrere in inondazioni. Le calotte polari fondono a loro volta sei volte più rapidamente di quanto accadesse trent’anni fa e un loro prepotente ingresso nel quadro determinerebbe un tracollo nelle speranze.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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