Salmone, i benefici di questo pesce nella dieta
Il salmone è un pesce estremamente gustoso e inserirlo nella nostra dieta significa godere di una serie di benefici. A ringraziare sono tanto il sistema cardiocircolatorio quanto l’apparato scheletrico, il cervello e gli occhi. I nutrienti che l’alimento è in grado di fornire sono diversi e, per quanto tra salmone allevato e selvaggio esistano differenze, entrambi si rivelano un concentrato di nutrienti.
Perché il salmone fa bene?
Il salmone è fonte di benefici per la salute perché contiene diverse sostanze che giovano all’organismo. Esso è, in primis, uno degli alimenti più ricchi di grassi Omega 3, definiti essenziali perché il nostro corpo deve assumerli attraverso il cibo. Tale pesce è, poi, un’importante fonte di proteine, con la versione selvaggia che supera di poco quella da allevamento.
Non mancano nemmeno vitamine e minerali. Tra le prime a spiccare sono quelle del gruppo B, la C e la D. Nei secondi ben rappresentati sono potassio, fosforo, sodio, calcio e magnesio. Il salmone contiene anche selenio che, nelle giuste dosi, si rivela utile. Tale pesce appare, infine, amico della linea. Quello selvaggio apporta, infatti, 182 kcal per 100 grammi di prodotto, mentre quello allevato arriva a 206.
Salmone: i benefici per la salute
Il salmone può rivelarsi la fonte di insospettabili benefici per la nostra salute. Gli omega 3 aiutano a mantenere sani fegato e cervello, mentre contribuiscono, secondo alcuni studi, a promuovere il benessere mentale. In adeguate concentrazioni si rivelano persino in grado di contrastare le infiammazioni e di giovare al sistema cardiocircolatorio, prevenendo l’arteriosclerosi e abbassando la pressione arteriosa.
Per quest’ultimo compito è determinante anche il potassio, grazie a cui si favorisce l’eliminazione di liquidi. Il selenio, insieme alla vitamina D, trasforma il salmone in un potente alleato per le ossa. Per la presenza di astaxantina, un carotenoide, tale pesce giova anche a vista e pelle, mentre esercita una potente azione antiossidante e aiuta a combattere il colesterolo cattivo. Tale sostanza abbonda soprattutto nel salmone selvaggio.
Salmone: dai benefici alle controindicazioni
Per quanto il salmone appaia una fonte inesauribile di benefici, equilibrio rimane la parola d’ordine. Per sfruttare le sue proprietà è opportuno consumare tale pesce due volte a settimana, in porzioni standard da 150-250 g. Il salmone da preferire è quello fresco, dato che quello affumicato risulta molto più ricco di sodio e non può, quindi, essere definito altrettanto salutare ma può essere consumato con moderazione.
Il salmone non presenta particolari controindicazioni, ma è necessario fare attenzione alla qualità di prodotto acquistata. Le varietà da allevamento possono, infatti, essere trattate con antibiotici e scegliere del pesce soggetto a più stretti controlli può fare la differenza. Le donne in gravidanza dovrebbero, infine, mangiare il salmone previa cottura.
Fare in modo che il salmone diventi parte integrante dell’alimentazione quotidiana, così da cogliere i massimi benefici dal suo consumo, non è complicato. L’alimento risulta, infatti, estremamente versatile. Esso può essere consumato crudo, sotto forma di tartare, o può diventare un sano secondo piatto, anche semplicemente grigliato. Il suo sapore si sposa bene con quelli di formaggi freschi o condimenti più decisi e viene ben esaltato nell’ormai celeberrimo abbinamento con l’avocado.
