Riduzione dello spreco alimentare in Europa: obiettivi lontani da quelli Onu
Alimentazione e ambiente sono due settori strettamente correlati tra loro. Proprio per questo motivo l’Onu ha richiesto azioni concrete per migliorare l’intera filiera dell'alimentazione affinché sia maggiormente sostenibile. Tuttavia, l’Europa, nonostante l'adozione di un pacchetto di misure sull’uso sostenibile delle risorse naturali e sulla riduzione dello spreco alimentare, è ancora lontana dagli obiettivi stabiliti dalle stesse Nazioni unite.
Interventi lungo tutta la filiera
La proposta di direttiva dell’Europa è quella che gli Stati membri siano legalmente obbligati a ridurre del 30% pro capite lo spreco alimentare entro il 2030. Per raggiungere questo obiettivo sono richiesti interventi che non riguardano solo la sensibilità del consumatore finale, ma anche l’intera filiera: dalla produzione agli esercizi commerciali e ai ristoranti.
Proprio per questo motivo la Commissione Europea ha elaborato un secondo obiettivo: quello di ridurre del 10% gli sprechi in altri punti della filiera. In particolare, l’attenzione è rivolta verso i processi produttivi, di approvvigionamento e le perdite che si registrano una volta concluso il raccolto delle colture. Il target è stato elaborato tenendo conto dei dati sullo spreco alimentare in Europa registrati nel 2020.
Obiettivi Onu lontani
Il programma di azioni approvate dalle Commissione europea per ridurre lo spreco alimentare ed utilizzare in maniera sostenibile le risorse naturali è giunto con qualche ritardo ed è meno ambizioso rispetto a quanto preventivato. Tuttavia, la sua approvazione è comunque una buona notizia: è per lo meno un inizio per rendere il nostro stile di vita maggiormente sostenibile.
Il fatto che gli obiettivi dell’Europa contro lo spreco alimentare siano distanti da quelli di sviluppo sostenibile elaborati dall’Onu fa però discutere. Infatti, l’Obiettivo 12.3 dell’Onu prevede almeno di dimezzare entro il 2030 lo spreco alimentare globale pro capite.
Lo spreco alimentare in Europa: i dati
Ma quale è la situazione riguardante lo spreco alimentare in Europa? Secondo i dati raccolti dalla Commissione Europea, ogni anno 59 milioni di tonnellate di cibo vengono scartate e buttate nella spazzatura. La perdita di risorse alimentari è elevata e ne risente anche l’economia. Infatti, ogni anno si perdono circa 132 milioni di euro.
Sulla quota delle risorse alimentari che vanno perse incide molto anche la quantità di cibo edibile che viene scartato nella produzione solo perché non rispecchia i canoni estetici richiesti dai supermercati per la vendita e l’acquisto. In tutto il mondo esistono associazioni che, tramite accordi con le realtà produttive, recuperano gli alimenti scartati e li rendono nuovamente disponibili per essere mangiati.
Una possibilità di miglioramento
Ridurre lo spreco alimentare non è necessario solo per motivi etici e morali (quante persone soffrono la fame per mancanza di risorse alimentari?), ma è fondamentale anche per concretizzare la transizione ecologica. La Commissione Europea ha fatto un primo passo ma si può fare di più. Proprio per questo motivo, nel 2027 ha previsto una revisione del testo per aggiornare gli obiettivi.
