Quali sono le possibili cause di una valanga?

Quando si verifica una valanga capire quali siano state le cause scatenanti non è sempre semplice. All’instabilità del manto nevoso concorrono, infatti, diversi fattori. Temperature, precipitazioni, venti e altre variabili meteorologiche si collocano in cima alla lista ma il contributo dell’uomo non è da trascurare. La conformazione dell’ambiente gioca un altro ruolo determinante e la prevenzione rappresenta l’unica strategia efficace.

Come si forma una valanga?
Per capire quali possono essere le cause di una valanga è necessario capire come avviene il fenomeno. Il termine identifica una massa di neve e detriti che si stacca da un pendio per rotolare verso valle e ingrossarsi man mano travolgendo tutto ciò che trova. Ciò accade quando il manto nevoso perde stabilità, ovvero quando il peso esercitato su di esso supera la forza dell’attrito che lega i vari strati. Prevedere il verificarsi di valanghe appare purtroppo complicato. Si può piuttosto parlare di diversi livelli di rischio e di prevenzione.
Cause delle valanghe
A provocare una valanga possono essere diverse cause. I fattori metereologici occupano un ruolo importante. Le abbondanti nevicate possono, infatti, aumentare la pressione sul manto nevoso e favorirne l’instabilità. Le piogge innescano una dinamica simile infiltrandosi in profondità. Lo stesso vale per il rialzo delle temperature e le ore centrali della giornata sono le più a rischio.
I pericoli erano in passato legati soprattutto al periodo primaverile ma oggi il cambiamento climatico rende gli sbalzi termici più frequenti. I versanti delle montagne esposti a Sud sono i più vulnerabili. I venti, con la loro azione, possono infine portare la neve ad accumularsi in determinate aree. A provocare valanghe è però purtroppo spesso anche l’uomo. L’aumento di peso determinato dal passaggio di uno sciatore fuoripista può fare da fattore di innesco, così come il rumore delle lamine o dei mezzi da neve.
Tipi di valanga e cause
Esistono diverse tipologie di valanga e ognuna è legata a specifiche cause.
- Valanghe a lastroni: si verificano quando il manto nevoso è costituito da due strati, uno instabile in profondità e uno coeso sopra che si stacca. Le cause possono essere sia naturali sia antropiche ma il fenomeno è anche chiamato valanga dello sciatore.
- Valanga a debole coesione: lo strato di neve instabile è quello superiore. Si verificano soprattutto dopo forti nevicate o in presenza di rialzo termico.
- Valanghe bagnate: a determinare l’indebolimento del manto nevoso sono le infiltrazioni di acqua, legate in genere a piogge e temperature elevate.
- Valanghe per scivolamento: non possono essere causate dall’uomo e si verificano su superfici lisce. A staccarsi è l’intero manto nevoso quando il suolo si scalda e si infiltra acqua alla base.
- Valanghe nubiformi: la neve si mischia all’aria e può raggiungere i 300 chilometri orari di velocità. Si originano in genere dalle valanghe a lastroni quando il pericolo valanghe è elevato.
Le cause delle valanghe sono così tante da rendere i fenomeni non del tutto prevedibili ma prendere precauzioni resta possibile. È necessario, in primis, consultare i bollettini dedicati prima di programmare un’escursione in una determinata area. Non partire in solitaria è un’altra buona idea e il kit antivalanga, composto da sonda, dispositivo di localizzazione e pala, dovrebbe essere immancabile.
