Tra spaghetti, penne e fusilli, ecco qual è la forma di pasta preferita dagli italiani secondo una classifica di Unione Italiana Food.
All’estero l’Italia è considerata la nazione degli spaghetti, ma quanto effettivamente piacciono gli spaghetti agli italiani? Tanto! Secondo una classifica stilata da Unione Italiana Food, che raccoglie i pastai italiani, nel 2023 gli spaghetti sono e rimangono la pasta preferita dagli italiani rappresentando gran parte di tutta la pasta venduta in Italia. Tra regione e regione tuttavia le preferenze variano notevolmente.
Classifica dei formati di pasta preferiti dagli italiani
Gli spaghetti si posizionano in testa come pasta in assoluto preferita dagli italiani superando ogni differenza e preferenza regionale. A tallonare da vicino gli spaghetti, in seconda posizione ci sono le penne. Spaghetti e penne da sole rappresentano il dominio incontrastato dei formati preferiti dagli italiani ammontando a circa il 78% di tutta la pasta venduta in Italia secondo i dati di Unione Italiana Food.
Nonostante gli spaghetti rappresentino la pasta preferita, gli italiani tuttavia preferiscono la pasta corta alla pasta lunga. Considerando il peso della pasta venduta sulla Penisola, la pasta corta rappresenta circa il 70% di tutta la pasta Italiana.
Differenze regionali tra la pasta preferita in Italia
Se spaghetti e penne rappresentano i leader indiscussi della pasta più venduta in Italia indipendentemente dalle aree geografiche, dalla terza posizione della classifica della pasta preferita dagli italiani iniziano a emergere forti preferenze regionali. Al Nord, sono i fusilli a salire sul podio mentre al Centro piacciono particolarmente i formati corti come le mezze maniche. Al Sud invece sono i formati di pasta piccola per brodi e minestre come la pasta mista ad occupare la terza posizione.
Al quarto posto ricompaiono i fusilli per gli abitanti del Centro Italia, mentre la pasta corta manca il podio di un soffio sia al Nord che al Sud. Al quinto posto al Nord sale la pasta per brodi e minestre, mentre al Centro e al Sud compaiono per la prima volta rigatoni, tortiglioni e maccheroni. Qualunque sia il formato che piace agli italiani non si può dire che l’Italia non sia il paese della pasta, rimanendo il leader nella produzione mondiale con 3,6 milioni di tonnellate prodotte annualmente e un consumo medio di 23 kg per italiano ogni anno.