Sapete qual è la differenza tra tortellini e cappelletti? Niente paura, non siete i soli a fare confusione!
Quando si parla di pasta ripiena in Italia la lista sembra non finire mai. Eppure gli ingredienti sono sempre più o meno gli stessi, almeno per quanto riguarda le ricette tradizionali, e le forme all'incirca le medesime. Ravioli, tortelli, tortelloni ma soprattutto la confusione maggiore si ha sulla differenza tra tortellini e cappelletti. Vediamo quindi di scoprire cosa rende così diversi (esatto, non sono la stessa cosa) questi due piatti tipici emiliani.
Qual è la differenza tra tortellini e cappelletti?
La cucina emiliana quando si parla di pasta fresca non è seconda a nessuno. Tra le ricette più famose e apprezzate in tutta Italia ci sono i tortellini e i cappelletti. Spesso però si tende a fare confusione tra i due ritenendoli la stessa cosa. Le zdore romagnole, le maestre indiscusse quando si parla di pasta fresca, non sono però dello stesso avviso. Vediamo quindi le differenze:
Forma
È la prima e più grande differenza tra le due paste ripiene. I tortellini vengono chiusi unendo i due vertici alla base del triangolo attorno al mignolo (all'indice a Modena), mentre i cappelletti vengono chiusi semplicemente unendo le due estremità. Di conseguenza la forma è leggermente più appiattita rispetto ai precedenti.
Ripieno
Un'altra differenza tra i due riguarda per l'appunto il ripieno. I tortellini la tradizione li vuole ripieni di carne mentre per i cappelletti sono ammesse alcune varianti a seconda della zona. I più famosi sono a base di formaggio.
Condimento
Ultimo ma non certo meno importante aspetto è il condimento tradizionale. I tortellini sono un'eccellenza in brodo di cappone: serviti in questo modo sono i protagonisti indiscussi delle tavole di Natale. Non mancano però le varianti che li vedono serviti con una crema di parmigiano o con la panna. Per i cappelletti invece l'accompagnamento ideale è il ragù ma sono ottimi anche in brodo.
È evidente quindi come siano molte le differenze tra tortellini e cappelletti. Sbagliare il loro nome non è certo imperdonabile, almeno fuori dall'Emilia. Ora non vi resta che scegliere la vostra versione preferita tra quelle di carne e quelle di magro e abbinarci un sugo in grado di sostenere il loro sapore unico.