La pina colada è un cocktail dall’origine incerta, legata a leggende di pirati, in cui ananas, crema di cocco e rum bianco sono protagonisti.
Tra i cocktail oggi più amati rientra di diritto la pina colada, che può vantare un’origine tutt’altro che recente. Il drink ha, infatti, ha vissuto una storia complessa di luci e ombre che inizia oltre un secolo fa. Ananas, rum bianco e cocco sono ormai considerati un mix collaudato e, per quanto la natura esotica della bevanda non venga mai messa da parte, le versioni alternative spopolano.
L’origine della pina colada
Le storie che ruotano intorno all’origine della pina colada sono diverse. La leggenda data i natali del cocktail a inizio Ottocento e li lega al pirata portoricano Roberto Cofresì. Questo, protagonista di canzoni, libri e film, è una sorta di Robin Hood caraibico ed è vissuto tra il 1791 e il 1825. Pare che egli avesse inventato la bevanda per risollevare il morale della propria ciurma, ma con la sua cattura, la ricetta sia andata perduta.
Una versione meno favolistica vuole, invece, che la pina colada sia stata un’invenzione di Ramòn “Monchito” Marrero, del bar Beachcombe dell’Hilton Caribe di San Juan, datata 15 agosto 1954. Questo avrebbe ideato la miscela dopo 3 mesi di prove, con l’intento di soddisfare i raffinati clienti del locale.
Pina colada, dall’origine a dove si beve oggi
Per quanto la pina colada abbia un'origine controversa, è certo che oggi il cocktail si è affermato in tutto il mondo. Esso è diventato nel 1978 il drink ufficiale di Porto Rico, ma prima di ottenere il successo ha attraversato un periodo complesso. Tra gli anni 60 e l’inizio degli anni 70 la pina colada era, infatti, considerata il simbolo di quei cocktail scadenti preparati con ingredienti di bassa qualità.
Secondo alcune critiche il mix di ingredienti era in grado di appiattire il gusto di qualsiasi tipo di rum. A giovare alla fama della bevanda ha, allora, contribuito una canzone del 1978: “Escape” di Rupert Holmes. Il ritornello, che inneggiava al cocktail, ha fatto in modo che il brano venisse chiamato “The Pina Colada Song”. A Portorico il 10 luglio si festeggia la Giornata Nazionale del cocktail.
Pina colada: dall’origine alla ricetta
La pina colada che è diventata protagonista di storia e leggenda non è probabilmente la stessa che siamo abituati a gustare oggi, ma alcune costanti rimangono. Per prepararla è necessario munirsi di ananas, cocco e rum bianco, oltre che di una generosa quantità di ghiaccio.
- Si inizia tagliando l’ananas in quarti e separando la polpa del frutto dalla buccia.
- Si pone quindi la polpa ottenuta in un mixer insieme al latte di cocco.
- Si frulla fino a ottenere una crema omogenea, a cui si aggiunge il rum bianco servendosi di un misurino e il ghiaccio tritato.
- Si frulla nuovamente per qualche secondo e si sposta il composto in un bicchiere.
- Si serve a questo punto guarnendo con dell’ananas fresco.
La pina colada è ancora simile al cocktail dell’origine, ma oggi ne sono state create diverse versioni. Si parla, allora, di Virgin colada, quando la bevanda viene resa analcolica, o di Tequila colada quando il rum viene sostituito dall'omonimo prodotto. Per ottenere un buon risultato sarebbe importante, in ogni caso, munirsi di ananas fresco, nel rispetto del nome della bevanda che significa “ananas pressato”, e latte di cocco di qualità.