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Pesca noce, perché si chiama così?

Pesca noce, perché si chiama così?

La pesca noce è un frutto molto nutriente, dal sapore unico e chiedersi a cosa sia dovuto il suo nome non fa che aggiungere curiosità alla gola

Pesca Noce” è ormai un termine che è entrato a far parte del linguaggio comune, su cui raramente ci fermiamo a riflettere. Esso definisce, però, un preciso frutto, particolarmente apprezzato per sapore e caratteristiche nutritive. La chiave del nome che gli è stato assegnato risiede nella buccia ma, tra varietà gradite e tratti distintivi, guardare con curiosità a questo tipo di pesca è quasi inevitabile.

pesca noce
Foto: _Alicja_ @Pixabay

Un frutto unico

La pesca noce, o pesca nettarina diventa in estate protagonista delle nostre tavole. A renderla tanto appetibile e interessante concorrono una serie di pregi che possono esserle attribuiti. Questa può, infatti, essere considerata un toccasana per la nostra salute. L’apporto calorico di questo frutto è, infatti di sole 44 kcal per 100 g di prodotto, ma ciò non lo rende meno nutriente. Esso contiene, infatti, vitamina A, C, E e K nonché grandi quantità di sali minerali fra cui spiccano potassio, magnesio, manganese e ferro. È dunque un ottimo spuntino per le giornate calde nonché un alleato di occhi e pelle. Le pesche noci introducono, poi, nella dieta grandi quantità di fibre, che favoriscono la funzionalità intestinale e la depurazione dell’organismo.

Perché il nome pesca noce?

Il termine pesca noce è coerente con le caratteristiche dell’alimento. La pima parola della definizione, ovvero “pesca”, è attribuibile al fatto che si tratta di un frutto dell’albero Prunus Persica, appartenente alla famiglia delle Rosaceae, originario dalla Cina. Importato a Roma dall’antica Persia, il passaggio dal latino all’italiano ha trasformato la parola “Persica” in “Pesca”. L’aggiunta del termine “noce” si deve, invece, alla conformazione della buccia. Essa è, infatti, priva della peluria tipica delle altre varietà di pesche e somiglia, così al mallo delle noci. A inibire la formazione dei tricomi è il gene PpeMYB25, identificato qualche anno fa in uno studio condotto da alcune università italiane.

Pesche noci e altre pesche

Esclusa la caratterizzazione della buccia, la pesca noce si presenta quasi in tutto e per tutto simile alle altre varietà di pesche. Esistono, tuttavia, alcune sottili differenze che è possibile notare. Le pesche noci sono, in genere, leggermente più piccole delle altre e a maturazione hanno una consistenza più solida. La polpa si presenta, poi, spesso con una colorazione più intensa e un sapore più dolce. L’Italia risulta essere il secondo produttore mondiale di pesche nettarine del mondo, dietro alla Cina, con le zone più calde concentrate in Emilia Romagna. Le varietà più popolari risultano essere Indipendence, Stark Red Gold e Fantasia.

Mentre il caldo diventa protagonista delle nostre giornate la pesca noce è pronta a tornare un ingrediente chiave della nostra dispensa. La mancanza di peluria fa in modo che molti amino mangiare questo frutto a crudo, con la buccia, ma un suo utilizzo nella preparazione di succhi o dolci non è escluso. Ciò che è certo è che un po’ di consapevolezza in più non può rovinare il gusto.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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