Il Parampampoli è una bevanda alcolica tipica del Trentino, fatta con vino, caffè e grappa, da servire rigorosamente alla fiamma.
Per chi frequenta i mercatini di Natale in Trentino, Parampampoli è una parola tutt’altro che priva di significato. Con il termine si indica una bevanda alcolica perfetta per scaldare le rigide giornate d’inverno. Essa va, infatti, servita alla fiamma ed è un mix di vino, caffè, miele, grappa, zucchero e spezie. La ricetta originale rimane segreta, ma le teorie su come ricreare il gustoso drink, ormai acquistabile anche in bottiglia, sono varie.
Dove nasce il Parampampoli?
Il Parampampoli nasce negli anni 60 in Valsugana. A dare i natali alla gustosa bevanda ci avrebbe pensato, secondo la tradizione, Giordano Purin. Quest'ultimo, capostipite della famiglia ancora oggi responsabile del Rifugio Crucolo, avrebbe saputo approfittare di un misto tra intuizione e fortuna. Pare, infatti, che, come nella routine, durante la cena bollissero sul fuoco da un lato vino, caffè e zucchero e dall’altra caffè, miele e grappa.
Una tavolata particolarmente allegra avrebbe, quindi, chiesto all’oste di mischiare il contenuto delle due pentole di rame. La leggenda vuole che, al momento dell’unione, una scintilla, forse scaturita dal contatto tra mestolo e rame, abbia acceso la bevanda. Qualcuno avrebbe dunque gridato: “Parampam”, assegnando inconsapevolmente il nome a quella che oggi è una bandiera trentina.
Come fare il Parampampoli a casa
Il Parampampoli è oggi un prodotto molto apprezzato che si trova in vendita in bottiglia presso diversi store fisici e online. Molti si chiedono, però come la gustosa bevanda possa essere ricreata in casa. Le certezze sull’argomento, in realtà, scarseggiano perché la ricetta originale del drink rimane saldamente custodita presso il rifugio Crucolo e tramandata da Giordano Purin a figli e nipoti.
Quello che è certo è che tra gli ingredienti non possono mancare:
- Caffè, in teoria preparato con la moka
- Grappa
- Vino rosso, meglio se corposo
- Zucchero
- Miele
- Spezie varie, tra cui rientrano chiodi di garofano, bacche di ginepro e cannella
Come servire il Parampampoli
Servire nel modo corretto il Parampampoli è diventato parte integrante della tradizione dell’alcolico. Questo va, infatti, portato “in tavola” rigorosamente flambé. Si comincia, quindi, scaldando il mix di ingredienti in un pentolino di rame, fino al raggiungimento dell’ebollizione.
Se acquistiamo una bottiglia di Parampampoli è sufficiente aprirla e mettere a cuocere il contenuto. Con un fiammifero, in teoria, si accende a questo punto la superficie della bevanda, per poi rimescolare delicatamente il liquido ancora sul fuoco. Si serve il drink ben caldo, con un mestolino, all’interno di tazzine da caffè.
Il Parampampoli è l’ideale per scaldare le fredde serate invernali e risulta un ottimo digestivo. Gli ingredienti che lo compongono lo trasformano, per altro, in una bevanda dal forte effetto energizzante. Oggi è possibile imbattersi nel drink tanto in bar e ristoranti, quanto in rifugi alpini e sagre di paese. Il contenuto di alcol, e quindi la gradazione alcolica, è del 24%.