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Ortica in cucina, come usare quest’erba selvatica

Ortica in cucina, come usare quest’erba selvatica

Ricca di vitamine e sali minerali, l’ortica è un’erba spontanea comune, ecco come usarla in cucina e come raccoglierla senza pungersi

Ingrediente tipico della tradizione culinaria contadina, l’ortica è un’erba selvatica comune, di facile reperibilità e disponibile per gran parte dell’anno. Anche apprezzata per le proprietà curative e medicamentose, in cucina si può valorizzare in molti modi diversi. L’importante è imparare a usarla. Per le note proprietà orticanti, infatti, non c’è bisogno di ricordare che questa pianta va trattata con una certa attenzione.

ortica in cucina
Foto: Dids @Pexels

Benefici e proprietà dell’ortica

L’ortica, nome scientifico Urtica dioica, è una pianta antica e da sempre utilizzata in preparazioni erboristiche e culinarie. Consumata come tisana, o impiegata in ricette più elaborate, la pianta vanta proprietà toniche, antinfiammatorie e diuretiche. In particolare, le foglie d’ortica sono ricche di vitamine, Sali minerali e oligoelementi e si utilizzano come remineralizzanti, ricostituenti, diuretici e per riequilibrare la flora dell’intestino. Usata esternamente, come lozione, aiuta a contrastare il sebo in eccesso e a trattare la dermatite seborroica di pelle e capelli.

Come si può mangiare l'ortica

Le ortiche si possono consumare fresche o essiccate. Si possono raccogliere allo stato selvatico o acquistare pronte in erboristeria.

Si consumano per lo più i germogli e le foglioline giovani, ma anche la radice è perfetta per la preparazione di decotti, allo scopo di trattare patologie della prostata. Come alimento, previa bollitura, l’ortica in cucina si presta alla preparazione di risotti, ripieni di carne, minestre e frittate. O semplicemente si ripassa in padella come contorno.

Ortica in cucina, quando raccogliere la pianta

Le stagioni di mezzo sono i momenti migliori per raccogliere le ortiche, meglio ancora se dopo la pioggia. In primavera (prima della fioritura) e in autunno, infatti, la pianta origina nuovi getti. Staccandoli con cura si avrà la possibilità di raccoglierla tutto l’anno.

Per l’alto potere irritante della pianta è bene, però, imparare a trattarla. Si può usare un guanto per proteggere le mani, o si può ricorrere a un trucchetto della nonna per raccogliere le ortiche senza pungersi.

Come raccogliere le ortiche senza pungersi

Le ortiche sono rivestite da una sottile peluria bianca formata da spine. Al tocco le spine si spezzano, rilasciando una sostanza che provoca il prurito. Se invece si prende l’ortica con un movimento delicato della mano che va dal basso verso l’alto, le spine si sollevano appoggiandosi allo stelo senza spezzarsi e, quindi, senza dare fastidio.

Una volta sbollentate (in acqua salata e per circa 10 minuti) la pianta perde il suo potere orticante e potrà essere trattata in cucina senza timore.

 


Elza Coculo
Elza Coculo
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Giornalista pubblicista, in continua formazione per attitudine, mi piace scrivere di tematiche ambientali, sostenibilità e innovazione. Attenta al presente, curiosa per il futuro, sono un’ottimista, convinta che l’unica cosa che ci renda migliori sia la volontà di migliorarsi.
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