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L’origine del pistacchio, oro verde del Medio Oriente

L’origine del pistacchio, oro verde del Medio Oriente

Non è autoctono delle nostre terre, ma qui ha trovato terreno e clima favorevoli per prosperare, qual è l’origine del pistacchio

Il pistacchio è una pianta da frutto originaria del Medio Oriente e qui conosciuta sin dall’età preistorica. Nel corso del tempo, gli arabi ne seppero orientare la coltivazione e aumentarla sino a diffonderla. Dall’Asia minore, area di origine del pistacchio, questo arrivò in Marocco, in Turchia, Tunisia e nel Bacino Mediterraneo, sbarcando oltre oceano solo quasi alla fine del 1800.

Tra la frutta secca oggi è la preferita al mondo e gli è stata dedicata anche una giornata celebrativa, la Giornata mondiale del pistacchio, che cade il giorno 26 febbraio.

origine del pistacchio
FOTO: Paolo Galli @Wikimedia

All’origine del pistacchio

Il pistacchio prospera in zone dal clima abbastanza mite, con inverni freddi ed estati lunghe e calde. Sua caratteristica è quella di resiste bene alla siccità e ha la capacità di adattarsi a terreni molto aridi e rocciosi, rallentandone e bloccandone la desertificazione. A questo proposito, alcuni studi hanno dimostrano il grande contributo offerto dalla pianta di pistacchio contro la desertificazione e questo ha portato all’istituzione di una banca del germoplasma di Pisticia, genere a cui la pianta appartiene.

Chi produce i migliori pistacchi

La sua grande capacità di adattamento spiega ampiamente come sia stato possibile una diffusione del pistacchio tanto trasversale a livello globale. Se ne producono a tonnellate in Iran, culla delle origini, che da solo copre circa la metà della produzione mondiale. Secondi sono gli Stati Uniti con il 20 per cento della fetta, seguita da Turchia, Cina, India, Pakistan, Afghanistan, Siria, Grecia e Italia.

Nel settore la realtà italiana, pur rappresentando solamente l’uno per cento della produzione mondiale, è molto rinomata e rappresenta una vera nicchia d’eccellenza. È rinomata la produzione siciliana di Bronte nel 2009 è stata anche insignita della certificazione DOP ed è diventato presidio Slow Food. E si è fatta strada pian piano quella del pistacchio di Stigliano, coltivato tra le Dolomiti Lucane, in provincia di Matera.

Dove cresce il pistacchio italiano

La produzione italiana di pistacchi avviene quasi interamente in Sicilia, nelle zone del catenese e nelle province di Agrigento e Caltanissetta. A guadagnare l’oro è certamente il pistacchio verde di Bronte, varietà che prende il nome dal comune siciliano di Bronte, uno dei 20 compresi nel Parco dell’Etna.

Pistacchio di Bronte DOP, una faticosa tradizione

Il clima di queste zone e la particolare qualità del terreno si sono rivelati ottimali per la crescita e prosperità del pistacchio. Di contro, proprio le difficili caratteristiche del terreno lavico hanno reso impossibile una meccanizzazione del processo di raccolta dei frutti, per cui ancora oggi si fa manualmente, rendendo il pistacchio di Bronte una materia prima particolarmente costosa.

Allo scopo si usa una normale “sacchetta” o un bastone, in dialetto la ferla, per raggiungere i rami più distanti della pianta.


Elza Coculo
Elza Coculo
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Giornalista pubblicista, in continua formazione per attitudine, mi piace scrivere di tematiche ambientali, sostenibilità e innovazione. Attenta al presente, curiosa per il futuro, sono un’ottimista, convinta che l’unica cosa che ci renda migliori sia la volontà di migliorarsi.
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