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Mandragora: cos’è e perché è velenosa per l'uomo

Mandragora: cos’è e perché è velenosa per l'uomo

Confondibile con altre verdure comuni come spinaci e insalata, la mandragora è velenosa e può portare a seri rischi per la salute

Parte della famiglia delle solanacee, la mandragora è una pianta velenosa estremamente comune in Europa. Conosciuta e utilizzata già nell’antichità come pianta officinale la mandragora è stata considerata nei secoli come una pianta dalle potenti proprietà magiche. Oggi il suo uso come erba medicinale è vietato anche se alcuni principi attivi vengono utilizzati nell’industria farmaceutica. I casi di intossicazione da mandragora oggi avvengono spesso per errore. La pianta infatti è facilmente confondibile con altre piante commestibili comuni come borragine, bietola, insalata e spinaci.

mandragora velenosa fb
Foto: Tato Grasso @Wikimedia Commons

Perché la mandragora è velenosa

Tutte le parti della mandragora, dalle foglie ai fiori, dai frutti alle radici, sono velenose. La pianta contiene alcuni alcaloidi tossici come scopolamina e l’atropina, sostanze in grado di agire negativamente sul sistema nervoso centrale e periferico e su altri sistemi come l’apparato gastrointestinale e il sistema cardiovascolare causando gravi problemi. In caso di ingestione da mandragora, gli effetti tossici possono essere rilevanti. In Italia le specie di mandragora più diffuse sono la Mandragora officinarum e la Mandragora autumnalis.

Mandragora velenosa: come riconoscerla

La mandragora è una pianta perenne, in genere dal corto fusto che porta a un ciuffo di foglie ovate spesso disposte a rosetta di dimensioni e forma variabile. A un occhio poco esperto le foglie di mandragora possono facilmente venire confuse con quelle di altre piante commestibili portando per questo a possibili casi di intossicazione.

La radice, spessa e in genere biforcuta, talvolta può ricordare vagamente la forma umana, caratteristica che ha portato la mandragora a venire considerata una pianta magica in tempi antichi. I fiori della mandragora hanno una caratteristica forma a campana. Composti da cinque petali, variano in colore dal viola al giallo-verde. Il frutto della mandragora è una bacca carnosa di colore arancione una volta matura.

mandragora intossicazione
Foto: Agnieszka Kwiecień @Wikimedia Commons

Quali sono i sintomi da intossicazione da mandragora

Come detto, la mandragora è una pianta particolarmente velenosa e tossica per l’essere umano. I sintomi di intossicazione da mandragora possono variare in base alla quantità ingerita e possono comportare:

  • visione offuscata
  • bocca secca
  • vomito
  • arrossamenti della pelle
  • allucinazioni
  • febbre
  • costipazione
  • sonnolenza
  • vertigini
  • convulsioni
  • tachicardia

Nei casi più gravi di intossicazione da mandragora è possibile entrare in coma.

mandragora
Foto: Pexels

Cosa fare in caso di intossicazione da mandragora

In caso di sospetta intossicazione da mandragora è necessario contattare immediatamente gli operatori sanitari. Se l’intervento medico avviene in tempi rapidi è possibile trattare l’avvelenamento da mandragora senza particolari ripercussioni sull’organismo, anche se gli effetti dipendono fortemente dalle quantità assunte.

In ospedale i trattamenti contro l’avvelenamento da mandragora comprendono lavanda gastrica, trattamenti al carbone attivo e, nei casi più urgenti, la somministrazione di fisostigmina, un antidoto specifico per gli avvelenamenti da alcaloidi tropanici come quelli presenti nella mandragora. Il miglior metodo per prevenire l’avvelenamento da mandragora rimane la prevenzione, prestando particolare attenzione a non confonderla con altre piante commestibili.

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.


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