inNaturale
Home
>
L’acqua di cocco, ecco a cosa dovete stare attenti

L’acqua di cocco, ecco a cosa dovete stare attenti

Conosciuta grazie alle foto postate dai vip, l’acqua di cocco è arrivata negli ultimi tempi anche in Europa, con il potenziale di una bevanda prodigiosa, ma non fermiamoci alle apparenze.

L’acqua di cocco, da non confondere con il latte di cocco o l’olio, è un liquido chiaro che si trova all’interno delle noci di cocco verde. Si può pensare che sia un’altra specie o forse faccia parte della stessa famiglia, ma in realtà la noce di cocco verde è semplicemente la fase precedente a quella da noi tutti conosciuta, quella marrone e dura. Sono perciò le noci non ancora maturate e più giovani a contenere questa bevanda. Man mano che il frutto matura, l’acqua è assorbita dalla polpa e l’esterno si indurisce sempre di più.

La pianta da cocco, fu conosciuta per la prima volta durante il viaggio di spedizione nelle Indie dai marinai di Vasco de Gama. Questi diedero il nome «coco» alla pianta, proprio per la somiglianza con la testa di un mostro nero della mitologia ispanica, chiamato per l’appunto Coco. La zona d’origine si presuppone sia il Sud America e l’arcipelago Indonesiano, anche se in seguito l’uomo contribuì alla sua enorme distribuzione. Il frutto della palma, la noce, presenta un’evoluzione di 6 mesi che la porta a mutare il suo aspetto. Inizialmente si presenta con una buccia di colore verde chiaro, liscia e morbida, per poi diventare sempre più dura e marrone con la famosa polpa bianca all’interno che siamo abituati a consumare.

Cos’è l’acqua di cocco

Fin dall’antichità, questo liquido chiaro e con un sapore dolciastro, è stato una bevanda popolare nei paesi tropicali. Oggi, oltre ad essere bevuto, viene anche distribuito fresco, in scatola o in bottiglia. I venditori di strada conservano i frutti al fresco e li aprono con un machete proprio davanti ai clienti per dimostrare la freschezza del prodotto. All’interno si può trovare circa 300 ml di liquido, ma alcune noci arrivano a contenerne fino a mezzo litro.

L’acqua di cocco fornisce circa 19 kcal per 100 ml ed è composta al 95% da acqua, 4% di carboidrati e il rimanente 1% di proteine e grassi. Non contiene vitamine in una quantità sufficiente da essere prese in considerazione, tuttavia racchiude cinque minerali essenziali: potassio, magnesio, calcio, sodio e fosforo. I prodotti in commercio, inoltre, presentano quantità di zucchero, circa 1 grammo per porzione.

Attenzione però!

Nell’agosto 2017, la Food and Drug Administration ha pubblicato un documento di allerta relativo a vari alimenti commercializzati, tra i quali l’acqua di cocco. Recenti analisi avrebbero infatti verificato che in alcune di questi sarebbe presente una quantità rilevante di solfiti non dichiarata. I solfiti, presenti anche in vari alimenti come ad esempio aragosta,frutta secca, funghi e altri vegetali, se consumati in una quantità maggiore di 10 mg, potrebbero mettere a rischio la vita di «individui sensibili ai solfiti».

Vi sono inoltre alcuni falsi miti che riguardano le possibili proprietà per il benessere delle donne incinta e per la perdita di peso. Nel primo caso c’è da sottolineare il problema della mancanza di ferro, calcio, proteine e omega3, sostanze molto importanti nella gravidanza. Per quanto riguarda invece la perdita di peso e la possibilità di aumentare il metabolismo, verrebbe consigliata l’assunzione a stomaco vuoto di un bicchiere di acqua di cocco al mattino e nel pomeriggio. Anche in questo caso gli esperti in materia si mostrano in disaccordo. La bevanda infatti, oltre a contenere più calorie di un semplice bicchiere d’acqua, non è che una bevanda ricca di elettroliti. Perciò se si ricerca qualcosa che possa idratare diverso all’acqua , va benissimo, ma non si pensi l’acqua di cocco abbia poteri magici.

Fonti: wikipedia.org - edition.cnn.com - acquadicocco.net - theodysseyonline.com - accessdata.fda.gov

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.


Marta Davalli
Scopri di più
Studentessa di Food System all’Università di Parma. Insaziabile di vita, dove il food non la fa solo da contorno. Perchè è con il cibo che costruisco le mie relazioni.
Scopri di più
Studentessa di Food System all’Università di Parma. Insaziabile di vita, dove il food non la fa solo da contorno. Perchè è con il cibo che costruisco le mie relazioni.
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte