Juventus, nasce la birra del club: ma è il primo caso?

Si chiama Juventus Beer e sarà uno dei primi casi di birra nel mondo dello sport a prendere il nome di una squadra di club. Il prodotto, sarà disponibile sugli scaffali dei supermercati da fine aprile 2023 segnando l’ingresso della società bianconera nel mercato del beverage.

Con un duplice obiettivo: rafforzare il legame tra brand e tifosi in un periodo di scandali e penalizzazioni e, perché no, ricevere introiti preziosi da un nuovo circuito. Ma è davvero la prima volta che in Italia nasce la birra di una società?

Il lancio della birra della Juventus

Per lanciare la birra, la Juve si è affidata alla 25H Holding, realtà fondata da Moulay Driss El Faria, imprenditore di origini marocchine ma nato a Vigevano, dove tra l’altro sono molti i tifosi juventini. Mentre la produzione sarà affidata a El Original, azienda che fa capo proprio alla holding in questione.

Questa ha rivoluzionato il mercato degli alcolici lanciando le "bollicine colorate", vino spumante in quattro gradazioni di colore fluo. Una novità che gli ha permesso di crescere raggiungendo in breve tempo i 2,5 milioni di euro di fatturato e i 10 milioni di valore dell'azienda. Ma questa realtà è famosa è famosa pure per altri sodalizi tra birra e sport: come il lancio della birra Bombeer insieme all’ex calciatore Christian Vieri.

La birra dell’Atalanta

L’imprenditore Moulay Driss El Faria ha annunciato la nuova birra con un video su Twitter. Il web si è subito sbizzarrito con commenti ironici come “Buon motivo per diventare astemi”, ma anche con osservazioni curiose e legittime. Vari utenti si chiedono, infatti, che tipo di birra possa essere. Presumibilmente, come ipotizza un tifoso, sarà una lager.

Ma c’è anche ci sottolinea con uno screenshot che questo non è il primo caso in Italia di birra con il nome di una squadra. In effetti nel 2020 l’Atalanta aveva stretto una partnership con Qubeer per produrre la Birra Atalanta. Due i formati ideati per questa pils: una bottiglia da 50 cl e una lattina da 33 cl.

“Abbiamo pensato a lanciarla nel 2020, proprio all’inizio della nostra attività – racconta a Innaturale uno dei soci, Luca Bosatelli – poi nel 2022 abbiamo stretto una partnership con la Lazio per la quale produciamo una Ipa”. Le birre Qubeer hanno ben altra distribuzione rispetto a quelle della Juventus. E soprattutto una produzione più contenuta. “È una produzione artigianale la nostra – prosegue Bosatelli – lattine e bottiglie si trovano in pub e ristoranti di Bergamo e Roma”.