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Il cibo in scatola ha una vera scadenza?

Il cibo in scatola ha una vera scadenza?

Mangiare cibo in scatola anni anni dopo il confezionamento non sarebbe un problema, con la scadenza non verrebbe a meno la commestibilità

Siete tra i pochi sopravvissuti a una catastrofe apocalittica e nello scantinato di una casa avete trovato una confezione di ravioli in scatola vecchi di anni. La data di scadenza in confezione è passata da un pezzo. I ravioli sono sicuri da mangiare? La risposta, a sorpresa, è: dipende. Questo perché quando si parla della “vera” scadenza del cibo in scatola bisogna indagare un poco più a fondo.

cibo in scatola scadenza
Foto: Monika @Pixabay

Il cibo in scatola non ha scadenza?

Secondo il Ministero dell’Agricoltura degli Stati Uniti la maggior parte degli alimenti "shelf stable" o conservabili a temperatura ambiente in contenitore ermeticamente chiuso "sono sicuri indefinitamente". In particolare sulla scadenza del cibo in scatola l'USDA dice: “il cibo in scatola può durare per anni a condizione che la confezione sia in buone condizioni”. Cosa significa quindi la data di scadenza indicata sulla confezione? Nel caso dei cibi in scatola indica generalmente la data in cui l’alimento inizia a perdere di qualità, sia dal punto di vista nutrizionale sia da quello del sapore. Insomma, sarebbe possibile assaggiare in sicurezza la nostra confezione di ravioli post-apocalittici anche anni dopo la data di scadenza, solamente, non saranno più così buoni e nutrienti come quando appena confezionati.

Cibo in scatola vecchio di decenni ancora buono da mangiare?

Nel 1974 alcuni scienziati della National Food Processors Association negli Stati Uniti entrarono in possesso di alcune confezioni di mais in scatola confezionato 40 anni prima, nel 1934. Una volta aperto il contenitore gli scienziati poterono notare come il contenuto assomigliasse sia alla vista che all’olfatto a del normalissimo mais. All’analisi risultò come il mais in scatola contenesse ancora la maggior parte degli stessi nutrienti di quando confezionato, salvo una minore quantità di vitamina C. Risultati simili sono stati ottenuti per alimenti in scatola ancora più vecchi. In tutti questi casi il contenitore era rimasto integro e in condizioni perfette.

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Foto: Heberhard @Pixabay

Perché il cibo in scatola ha una scadenza così lunga?

Il motivo per cui la vera scadenza del cibo in scatola è molto più lunga di quella indicata in confezione è dovuto al processo attraverso cui gli alimenti in scatola vengono confezionati. Quando eseguita correttamente la procedura consente di porre l’alimento in un contenitore sottovuoto sigillato. L’alimento inoltre è processato a temperature fino a oltre 120°C. Questo permette in genere di uccidere tutti i microrganismi e neutralizzare gli enzimi responsabili del deperimento e della contaminazione del cibo. La conservazione sottovuoto impedisce a nuovi microrganismi di entrare nel contenitore aumentando la durata della conservazione degli alimenti.

Si può sempre mangiare cibo in scatola anche dopo la data di scadenza?

La risposta è no, non si può sempre mangiare cibo in scatola anche dopo la data di scadenza. La sicurezza del cibo in scatola dipende dallo stato di conservazione della confezione. Se la confezione in cui l’alimento è contenuto ha subito dei danni nel corso del tempo è possibile che abbia perso la sua capacità di mantenere il cibo sotto vuoto. Se la confezione presenta ammaccature o altri segni di deterioramento, mangiare il cibo contenuto al suo interno potrebbe essere molto pericoloso per la salute. Le condizioni in cui il contenitore è conservato inoltre possono fare la differenza: idealmente il cibo in scatola andrebbe conservato in luogo fresco e asciutto. Umidità e temperature elevate possono compromettere l’integrità della confezione e finire per compromettere anche il cibo all’interno.

È consigliato consumare cibo in scatola dopo la data di scadenza?

Sebbene in condizioni di conservazioni perfette sia in realtà possibile consumare cibo in scatola anche molto dopo la data di scadenza, a meno che non vi troviate davvero ad essere sopravvissuti ad un evento apocalittico, perché rischiare? Il consiglio è rispettare le indicazioni del produttore in etichetta. Anche se spesso le indicazioni servono più per proteggere la reputazione dell’alimento che altro, quando si tratta della nostra salute, meglio andare sul sicuro.

Fonti: United States Department of Agriculture, Journal of Food Science

Le informazioni contenute in questo articolo sono da intendersi a puro scopo informativo e divulgativo e non devono essere intese in alcun modo come diagnosi, prognosi o terapie da sostituirsi a quelle farmacologiche eventualmente in atto. In nessun caso sostituiscono la consulenza medica specialistica. L’autore ed il sito declinano ogni responsabilità rispetto ad eventuali reazioni indesiderate.


denis venturi
Denis Venturi
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Laureato in Scienze Politiche e Comunicazione Pubblica, ha lavorato in radio e nel tempo libero si dedica alla scrittura creativa. Da sempre appassionato di cultura, scienza e tecnologia è costantemente a caccia di nuove curiosità in grado di cambiare il mondo in cui viviamo.
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