Healing Garden: ecco cos’è un giardino terapeutico
Parecchio diffusi in passato, oggi i giardini terapeutici stanno ritornando in voga tanto che secondo l’American Society of Landscape Architects rientrano nella progettazione di più dell’80% dei nuovi ospedali a stelle e strisce. Questo tipo di ambiente terapeutico prende il nome di healing garden, tradotto letteralmente il giardino che guarisce. Scopriamo insieme cos’è e quali benefici comporta.
Healing garden, cos’è?
Per comprendere il significato dell’espressione healing garden bisogna conoscere l’inglese o perlomeno tradurre dalla lingua anglosassone ma una volta effettuata la traduzione non è difficile capire cos’è. Si tratta di un ambiente, generalmente esterno ma può essere anche interno, uno spazio verde progettato specificamente per apportare benefici a chi ne usufruisce.
Un healing garden ha la capacità di generare benessere attraverso due tipi diversi di esperienze. Possono essere esperienze passive, come semplicemente sedersi in giardino e contemplare il verde o i fiori, oppure esperienze più attive come fare giardinaggio o praticare altre attività riabilitative.
La progettazione è molto importante
Perché un giardino terapeutico dia il massimo in termini di benefici per la salute e il benessere dei suoi utenti è molto importante che venga progettato con attenzione minuziosa ai dettagli. Il primo fattore di cui un progettista deve tener conto nella realizzazione di un healing garden è proprio il tipo di pazienti per i quali viene progettato. È facilmente intuibile che un giardino di una casa di cura per persone anziane avrà caratteristiche diverse da un giardino di un ospedale pediatrico.
L’architetto del verde in questo caso dovrà tenere presente diversi fattori, tra cui l’età, le capacità motorie, le patologie maggiormente diffuse nel reparto e anche lo stato psico-sociale dei pazienti. Nella progettazione dello spazio verde bisognerà anche considerare il tempo che gli ospiti passeranno nella struttura: sarà per sempre (RSA), per qualche giorno o mese (ospedali) o solo per qualche ora, come nel caso di un esame di laboratorio o una visita ambulatoriale?
Un healing garden si rivela particolarmente benefico anche per chi si reca in ospedale solo per una visita di controllo o, peggio, per un esame diagnostico di cui teme l’esito. Otre attendere in uno spazio verde ben curato e appositamente progettato aiuta a calmare l’ansia e a riequilibrare lo stato psico-fisico di un paziente.
Benefici anche per i familiari dei pazienti
Indiscutibilmente un giardino terapeutico può avere un effetto benefico anche per i familiari dei degenti. Chiunque abbia una persona cara ricoverata in ospedale o in una casa di cura inevitabilmente è psicologicamente ed emotivamente coinvolta. I genitori dei bambini colpiti da malattie terminali o i familiari di una persona anziana affetta, ad esempio, da Alzheimer devono sopportare una sofferenza immane che causa stress, frustrazione, senso di impotenza.
È un macigno psicologico pesantissimo che schiaccia parenti e amici dei pazienti ricoverati. Poter trascorrere il tempo della visita in mezzo alla natura o in uno spazio verde con alberi fiori, fontane, giardini di sassi, ecc. non farà sicuramente sparire quel peso ma contribuirà sicuramente ad alleviare l’ansia, a ridurre i livelli di stress e attenuare le preoccupazioni.
Healing garden anche per il personale sanitario
Infine, i benefici di un healing garden non sono solo a vantaggio di dei pazienti e dei loro familiari ma possono estendersi anche ai medici e a tutto il personale infermieristico e parasanitario. Sono persone che svolgono una professione che comporta una grandissima responsabilità. Si tratta infatti di professionisti che, molto di frequente, sono chiamati a prendere decisioni molto importanti e che spesso si assumono rischi molto sul filo del rasoio.
Infine, non dimentichiamo che i sanitari sono testimoni costanti di sofferenza, dolore e morte. Tutto ciò causa livelli di stress altissimi che inevitabilmente hanno ripercussioni sulla qualità della loro vita e di conseguenza, a lungo termine, anche sulla loro salute. Ma non solo: tutto ciò si ripercuote sul rapporto con i pazienti, peggiorandolo e creando un distacco. Alcuni studi dimostrano che trascorrere 5 minuti ogni ora o ogni due ore nel verde aiuta a prevenire il burnout, ovvero lo stress causato dalla professione troppo impegnativa.
