Il “bagno di foresta” è una vera e propria immersione terapeutica nel verde. Vediamo cos’è il Forest Bathing e dove si può fare in Italia.
Che abbiamo perso il nostro legame con la natura è ormai cosa nota. Durante il lockdown, mentre l’uomo era chiuso in casa, la natura ha continuato a crescere rigogliosa, forse anche più di prima. In molte zone del Pianeta gli animali selvatici hanno ricominciato a farsi vedere quando hanno capito che la loro minaccia principale era venuta meno, cioè noi.
Nonostante ci illudiamo di esserci progrediti a livello industriale e tecnologico, il nostro progressivo allontanamento dalla natura ci ha resi suoi nemici, oltre che impoverirci spiritualmente. È anche a causa di questo distacco e delle conseguenze a livello emotivo e psicologico che spesso siamo anche sofferenti a livello fisico. Per fortuna, alcune pratiche naturali come i bagni di foresta ci aiutano a ridurre lo stress e a stare meglio. Vediamo più nel dettaglio cos’è il Forest Bathing e come funziona.
Il paradosso dell’uomo moderno
Il grande paradosso dell’uomo moderno è questo: facciamo di tutto per andare su Marte ma facciamo fatica a ritagliarci un po’ di tempo per ricaricarci in natura! Ci stressiamo tutti i giorni nel traffico all’ora di punta e poi nel fine settimana rinunciamo ad andare in montagna per paura del traffico da rientro la domenica sera.
Un altro paradosso è che lavoriamo come pazzi scatenati tutto l’anno e poi, quando finalmente arrivano le tanto agognate 2 o 3 settimane di ferie, quello è esattamente il tempo che impieghiamo a stare bene. E magari trascorriamo le vacanze a dormire e riposarci, senza neanche renderci conto che stiamo così perché stiamo eliminando le tossine accumulate durante l’anno a causa dell’inquinamento urbano, dello stress e della vita frenetica.
La riscoperta della Forest Therapy
Così l’80% circa della popolazione italiana vive in zone urbanizzate. Lo stesso vale comunque anche per altri Paesi europei. Sulla base di queste riflessioni e di studi ed esperienze multidisciplinari, psicologi, biologi, medici, operatori olistici e sanitari hanno riscoperto il valore terapeutico della natura, coniando un’espressione specifica: Forest Therapy o Forest Medicine.
Shinrin-yoku o Forest Bathing in giapponese è la pratica terapeutica nata in Giappone negli anni ‘80. In realtà nulla di nuovo dato che sin da tempi molto antichi alla natura è sempre stato riconosciuto un vero e proprio effetto benefico a livello energetico, spirituale e fisico.
Cos’è il Forest Bathing?
Alla domanda “Cos’è il Forest Bathing?” spesso vengono alla mente immagini di persone abbracciate agli alberi, ma non si tratta di questo, o non solo. Forest Bathing significa immergersi nella natura e andare alla ricerca degli alberi che interagiscono con noi a livello energetico. All’interno di una foresta, infatti, esiste un vero e proprio sistema di comunicazione.
Il linguaggio su cui si basa questo tipo di comunicazione non è costituito, ovviamente, da parole o vocaboli ma si basa su una rete di interazioni biochimiche. A livello chimico queste interazioni avvengono tramite delle sostanze gassose rilasciate nell’atmosfera dagli alberi e che loro usano per comunicare tra di loro o per esempio con gli insetti. In ogni modo, grazie a queste sostanze che si chiamano monoterpeni, le piante reagiscono rafforzando il loro sistema immunitario.
Studi hanno dimostrato che lo stesso sistema immunitario umano non solo percepisce questi monoterpeni ma è anche in grado di decifrarli e reagire, rafforzandosi. Ad esempio, già una semplice passeggiata in natura aumenta e incrementa del 50% il numero delle nostre cellule deputate a debellare i virus.
I benefici del Forest Bathing
Oltre a rafforzare il nostro sistema immunitario, l’aria del bosco ha anche la capacità di indurre le nostre ghiandole surrenali a produrre l’ormone DHEA, con effetti benefici a livello cardiaco ed energetico, andando a diminuire lo stress e la depressione. È stato dimostrato anche che in mezzo alla quiete della natura viene attivato il mostro sistema nervoso parasimpatico, inducendo in maniera naturale un effetto rilassante. Consigliatissimo per chi si sente esaurito a livello psicofisico ed energetico e per chi soffre di burn-out , il Forest Bathing è adatto anche per chi ha disturbi di deficit di attenzione.
Come e dove praticare il Forest Bathing
Per poter trarre il massimo beneficio della pratica del Forest Bathing, l’ideale è restare in natura da un minimo di quattro ore a diversi giorni, effettuando passeggiate di circa 5 km. Ancora meglio è alternare camminate a momenti di riposo e rilassamento, respirando profondamente per inalare gli oli essenziali rilasciati dagli alberi. Abbracciare gli alberi e osservare i suoni del bosco sono attività che favoriscono il rilassamento e il rilascio di energia positiva per la mente.
In Italia, essendo un paese ricco di natura, sono tantissimi i posti dove si può praticare il Forest Bathing, dall’Oasi Zegna in Piemonte al Parco del Respiro di Fai della Paganella in Trentino, passando per i Monti dell’Amiata in Toscana, la Maremma, il Parco Nazionale dell’Abbruzzo. Al Sud sono tantissime le foreste in cui fare il pieno di salute e ricaricare le pile, basti pensare alla sola Calabria, scrigno di immensi parchi naturali e aree protette.