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Differenza tra ape e bombo

Differenza tra ape e bombo

Le api sono insetti molto conosciuti ma in tanti ancora le confondono con insetti simili, ecco che differenza c’è tra ape e bombo

Ape, bombo, vespa, calabrone: sono insetti molto simili tra loro che a volte si fa fatica a distinguere. Non sono però esattamente uguali, ciascuno ha una o più caratteristiche che lo differenziano. Tra ape e bombo, ad esempio, ci sono diverse somiglianze ma percepirne la differenza è possibile. Impariamo a riconoscerli.

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Api e bombi

In Italia esistono diverse specie e sottospecie di api. Ci sono le api mellifere, che producono miele all’interno di un alveare strutturato in una sorta di gerarchia sociale con 3 caste: l’ape regina, le api operaie e i fuchi (i maschi). Ci sono poi le api osmie, dette anche api muratrici, che non formano un alveare e, anche se capita che più femmine condividano il nido, non hanno la tendenza a formare una comunità. Il bombo, come l’ape da miele, è un insetto sociale, ovvero forma una piccola colonia costituita da pochi individui. Anche tra loro c’è una regina, la femmina fecondata, che è l’unica che sopravvive all’inverno, formando una nuova colonia. A differenza dell’ape, il bombo, però, non produce miele, ma ha un ruolo importante nell’impollinazione.

Differenza fisica tra ape e bombo

In generale le api hanno il corpo tondeggiante a strisce giallo-arancione marrone-nero. Le Osmie, non producendo miele ma essendo dedite all’ impollinazione, hanno il corpo ricoperto da una folta peluria che serve a catturare e trattenere nettare e polline. Anche i bombi hanno il corpo rivestito di una soffice peluria. La differenza principale tra ape e bombo si trova forse nelle dimensioni. Mentre e api misurano solitamente 1-1,5 cm (2 cm le api regina), i bombi sono più grandi e hanno il corpo più tozzo. Infine, l’ape da miele ha un pungiglione ricurvo e seghettato che, una volta introdotto in un corpo estraneo, non esce più, provocando la morte dell’insetto. Le api osmie, invece, sono definite gentili per via del loro pungiglione morbido. Anche i bombi hanno un carattere docile e raramente aggrediscono l’uomo.

Nutrimento e impollinazione

L’ape esce dall’arnia con temperature miti e con la luce. Difficilmente esce nelle giornate umide o ventose. Il bombo, invece, oltre che essere attivo più ore al giorno rispetto all’ape, resiste meglio al freddo e a condizioni meteorologiche avverse. I bombi generalmente non si allontanano dai fiori vicino all’arnia, mentre le api, che hanno un sistema di comunicazione più sofisticato, se si allontanano dall’alveare e trovano fiori più succulenti, sono in grado di comunicarlo alle compagne. A parità di tempo, il bombo visita e impollina più fiori rispetto all’ape, spostandosi più velocemente. Inoltre, il suo corpo più grosso e peloso consente al bombo di trasferire più polline da un fiore all’altro, mentre l’ape deve fare più giri per completare ‘impollinazione. Infine il bombo risulta essere il re dell’impollinazione anche grazie alla sua lunga lingua, una specie di proboscide che riesce a infilare anche nei fiori più lunghi e stretti.

Il ronzio

Il ronzio del bombo in volo è particolarmente rumoroso. Ciò è dovuto al fatto che per volare questo insetto ha bisogno di scaldarsi e per fare ciò fa vibrare i muscoli dell’addome. Una caratteristica particolare dei bombi è che possono raggiungere temperature prossime ai 30° all’interno del loro torace.


Erika Barani
Erika Barani
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Interprete e Traduttrice Laureata in Linguistica Inglese, da sempre mi interesso di tematiche ambientali e amo gli animali: da loro ho imparato il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.
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Interprete e Traduttrice Laureata in Linguistica Inglese, da sempre mi interesso di tematiche ambientali e amo gli animali: da loro ho imparato il rispetto per la natura e per tutti gli esseri viventi.
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