inNaturale
Home
>
Denti di leone: il fiore del tarassaco può davvero salvare le api?

Denti di leone: il fiore del tarassaco può davvero salvare le api?

Per salvare gli impollinatori i denti di leone, o fiori di tarassaco, sono una risorsa, fornendo nutrimento facilmente reperibile alle api

I denti di leone, con la loro capacità di spuntare pressoché ovunque, infastidiscono molti ma potrebbero essere una delle chiavi per salvare le api. Il fiore del tarassaco fornisce, infatti, agli impollinatori cibo facilmente reperibile e particolarmente resistente. Le ricerche dimostrano, però, che la combinazione di nutrienti contenuti nel nettare non è la migliore possibile. Optare per un collage di piante si rivela, allora, un’ottima opzione.

denti di leone salvare api
@envatoelements

Denti di leone e api

Il dente di leone è una pianta erbacea, nota anche come tarassaco o soffione, che cresce spontaneamente fino ai 2.000 m di altitudine e può assumere carattere infestante. Riconoscibile grazie ai fiori gialli, lo troviamo tanto nei giardini, quanto ai bordi delle strade, ma accanirci per eliminarlo non è una buona idea. Tale “erbaccia”, infatti, può rivelarsi un’ancora di salvezza per le api.

Un fattore di grande importanza è la forma del fiore. Questa, come per tutte le varietà in cui nettare e polline risultano esposti e non coperti dai petali, fornisce agli impollinatori nutrimento facilmente accessibile. Altri fiori, più complessi, sono concepiti per essere adatti solo alla conformazione anatomica di specifiche specie. I denti di leone sono, poi, una fonte di abbondante di cibo che dura nel tempo. Oltre a essere particolarmente resistenti e tenaci, essi rimangono sulle scene da inizio primavera ad autunno inoltrato.

I denti di leone possono salvare le api?

Il dente di leone può rivelarsi un grande alleato per le api, ma esso non può salvare di per sé gli impollinatori. Il polline del fiore di tarassaco, infatti, per quanto utile per molte specie, non è particolarmente ricco di nutrienti. In esso si trovano abbondanti quantità di prolina, amminoacido imprescindibile per le api, ma mancano isoleucina, arginina e valina.

Una carenza di tali sostanze rende gli impollinatori meno resistenti alle malattie, ne inficia la crescita e la capacità di riprodursi. I denti di leone rappresentano, dunque, una fonte di nutrimento, che ha il pregio di risultare quasi onnipresente, ma non si rivela ottimale. Considerata la difficile situazione che vivono oggi gli insetti, la pianta rimane una risorsa. Non intervenire con erbicidi per eliminarla è, quindi, un must, anche perché tali sostanze chimiche danneggiano gli impollinatori.

Quali fiori piantare per aiutare le api

Per salvare le api nei nostri giardini possiamo scegliere di lasciare spazio a diversi fiori, oltre che ai denti di leone. Ogni stagione ci offre opzioni per tutti i gusti.

  • In primavera la nostra scelta può ricadere su erba cipollina e rosmarino, che aggiungono un tocco alla cucina oltre che ai nostri spazi verdi. I piccoli fiori, che vanno dal bianco al lilla per la prima e sono azzurro-lilla per la seconda, attraggono gli impollinatori, colorando il paesaggio.
  • In estate a fare da riserva di nettare possono essere malva, echinacea, calendula, girasole e lavanda. Quest’ultima fa anche da ottimo repellente per parassiti naturali e da antifungino.
  • In autunno grandi risorse sono i crisantemi. Questi fiori con la loro fioritura tardiva forniscono nutrimento alle api in periodi complessi, dato che sono massimamente diffusi tra ottobre e novembre.

La massa degli insetti sul pianeta sta diluendo del 2.5% all’anno e la situazione è anche più tragica per gli impollinatori. Da essi dipende, però, il 75% delle colture destinata all’alimentazione. Salvare le api affidandosi ai denti di leone e alla natura è, dunque, una priorità. Adibire parte del giardino al re-wilding offre una concreta strategia di azione che può trasformare persino le città in luoghi a misura di insetti.


Alice Facchini
Alice Facchini
Scopri di più
Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
Scopri di più
Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
Iscriviti alla newsletter
Resta aggiornato sulle ultime novità editoriali, i prodotti e le offerte