Api in città, anche i giardini più piccoli possono salvarle. Ecco perché
Le api sono sempre più a rischio, ma un recente studio inglese ha mostrato che per tutelarle anche i piccoli giardini sono fondamentali. Gli scienziati hanno condotto un lavoro sistematico e, in un paper pubblicato in Journal of Applied Ecology, hanno rivelato dati interessanti. Salvare gli insetti impollinatori rimane un’impresa, e capire come costruire città pronte ad accoglierli non può che essere il primo passo.
Api in città
L’urbanizzazione dilagante non è una buona notizia per le api, ma non è ancora il momento di perdere la speranza. In città a fare da deposito di nettare sono orti e giardini. I primi coprono, però, in media, solo l’1% delle superfici urbane, dunque l’85% della sostanza è prodotta dai secondi. Alcuni studiosi delle Università di Bristol, Cardiff, e Northumbria, insieme alla Royal Horticultural Society, si sono concentrati proprio su questo tipo di ambienti. Hanno così esaminato 59 siti nella città di Bristol, in un totale di 472 sopralluoghi tra marzo e ottobre. L’obiettivo era raccogliere dati sulla produzione di nettare e sulla sua dolcezza, per comprendere come dimensione e composizione dei giardini potessero influenzare l’operato degli insetti impollinatori.
Giardini e api
Lo studio apre interessanti prospettive. I siti analizzati si sono dimostrati in grado di produrre tra 2 g e 1.7 kg di nettare all’anno. La differenza non è, però, risultata attribuibile alla dimensione degli spazi verdi e ciò dimostra che anche piccoli giardini possono essere determinanti per la sopravvivenza delle api. A contare sono, piuttosto, le specie di piante presenti e quanto le aree siano dense di fiori. Gli arbusti si sono così rivelati responsabili della produzione dell’58% del nettare. Margherite e altri fiori simili sono, poi, apparsi altrettanto in grado di favorire gli impollinatori. La loro forma consente, infatti, l’accesso al nettare anche agli insetti meno specializzati, che non siano dotati di lunga lingua.
Piccoli giardini per grandi differenze
Capire che anche dei piccoli giardini possono contribuire alla salvaguardia delle api è fondamentale. I numeri degli insetti impollinatori stanno, infatti, precipitando ovunque. Tra il 1980 e il 2013 si stima che, solo dall’est dell’Inghilterra, sia scomparso un terzo delle specie di api presenti. Studi come quello appena condotto diventano, allora, essenziali per comprendere come favorire biodiversità e resilienza. I dati si trasformano nella dimostrazione di quanto l’impegno dei singoli possa fare la differenza e tracciano linee guida interessanti. Risulta chiaro, per esempio, che privilegiare piante a fioritura complementare permette di mantenere stabili i livelli di produzione di nettare durante tutto il ciclo annuale.
In città puntare sui piccoli giardini sembra essere l’arma vincente per aiutare le api nella loro battaglia per la sopravvivenza. Pesticidi, distruzione degli habitat e cambiamento climatico rimangono minacce pressanti e intervenire resta prioritario. L’uomo non può, però, trascurare i piccoli gesti. Il rischio di trovarsi a rimpiangere quei fastidiosi ronzii di cui tanto ci lamentiamo è sempre più concreto.
