Cosa sono i forever chemicals, gli inquinanti che perdurano nell'ambiente
Il termine «forever chemicals» (prodotti chimici eterni o prodotti chimici che durano per sempre, in inglese) si riferisce a una classe di sostanze chimiche perfluoroalchiliche note anche con la sigla PFAS. Il loro nome comune «forever chemicals» deriva dall'essere estremamente resistenti al degradamento, una qualità nel loro utilizzo industriale che li porta a persistere a lungo nell'ambiente e ad accumularsi negli ecosistemi e negli organismi, compreso l’uomo.
Forever chemicals: cosa sono gli PFAS
I PFAS sono composti chimici organofluorurati, il che significa che contengono atomi di fluoro legati a una catena di carbonio, uno dei legami chimici più resistenti della chimica organica. Proprio questa caratteristica ne ha comportato il successo industriale a partire dagli anni ’40 del secolo scorso per la realizzazione di prodotti idrorepellenti e antiaderenti. Secondo l’OCSE, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, esistono almeno oltre 4.700 diversi tipi di PFAS ma secondo il database di sostanze chimiche conosciute PubChem, risponderebbero alla definizione di PFAS fino a 6 milioni di sostanze chimiche.
In quali prodotti si trovano i forever chemicals?
Grazie alle loro proprietà gli PFAS resistono ad acqua, grassi ed olii e sono ampiamente utilizzati nella realizzazione di vari prodotti industriali come antiaderenti e schiume antincendio in diversi settori, dall’automobilistico all'elettrotecnico e all'aerospaziale. Gli PFAS tuttavia sono presenti anche in numerosi prodotti di consumo come tessuti e abiti impermeabili, tappeti e moquette resistenti alle macchie, imballaggi alimentari e rivestimenti antiaderenti di pentole e padelle oltre che in alcuni prodotti cosmetici.
Perché gli PFAS perdurano a lungo nell’ambiente?
Durante la realizzazione e l’utilizzo di prodotti, i forever chemicals possono finire nell’aria, nell’acqua e nel suolo dove, come il nome suggerisce, perdurano per lungo tempo. A causa della loro ubiquità e della loro persistenza, i PFAS sono stati rilevati in ambienti naturali, nell’acqua potabile e negli alimenti che consumiamo. Livelli di PFAS sono stati rinvenuti anche nei tessuti biologici di organismi viventi, compresi gli esseri umani dove tendono ad accumularsi.
L’esposizione ai forever chemicals può avvenire attraverso l’ingestione di acqua o alimenti contaminati o l’ingestione accidentale di polvere o residui di prodotti di consumo contenenti PFAS. Una ricerca del Centro di Controllo e Prevenzione delle Malattie (CDC) negli Stati Uniti ha rinvenuto tracce di PFAS nel sangue del 97% degli americani.
Quali sono i rischi dei forever chemicals per la salute?
Negli ultimi anni sono state condotte diverse ricerche sull’esposizione agli PFAS e sugli effetti sulla salute umana.
In particolare, come riportato anche dall’agenzia di protezione ambientale statunitense (EPA), studi scientifici verificati hanno dimostrato che l’esposizione a determinati livelli di PFAS potrebbe portare a diminuzione della fertilità, ritardi nello sviluppo dei feti, pubertà accelerata e cambiamenti comportamentali nei ragazzi, incremento del rischio di tumori alla prostata, ai reni e ai testicoli, riduzione della capacità di azione del sistema immunitario e aumento dei livelli di colesterolo e del rischio di obesità.
Tuttavia la reale estensione dei rischi è tutt’ora sconosciuta, visto che esistono migliaia di PFAS con effetti e livelli di tossicità potenzialmente diversi, mentre la maggior parte degli studi si concentra su un numero limitato di composti più comuni. La Commissione Europea ha lanciato una proposta per la messa al bando degli PFAS all’interno dell’UE considerati i potenziali rischi per l’ambiente e per le persone.
