Corridoi per impollinatori: il progetto UE per tutelare le api
Negli ultimi decenni i numeri degli insetti impollinatori sono in progressivo declino e ora l’UE ha deciso di salvare api e simili, puntando sui corridoi ecologici. Gli obiettivi che i governi si pongono sono ambiziosi, ma rappresentano l’unica chance di evitare massicci danni per uomo e natura. Ricerca, coinvolgimento dei singoli e predisposizione di interventi concreti fanno da punti cardine del piano.
Una situazione difficile
L’idea di creare dei corridoi per api e impollinatori in generale nasce dalla necessità di rispondere a un’emergenza. In Europa, infatti, una specie su 10 di api, farfalle e sirfidi è considerata a rischio estinzione, mentre una su 3 vede la propria popolazione in declino. L’80% delle piante continentali nel mondo dipende, però, dall’azione di questi insetti.
Perderli vorrebbe, dunque, dire alterare in modo irreparabile l’equilibrio degli ecosistemi, nonché danneggiare seriamente l’umanità. Si stima, infatti, che senza gli impollinatori alcune colture potrebbero rendere persino il 50% in meno e ciò si tradurrebbe in perdite economiche che sfiorerebbero i 5 miliardi di euro annui.
Corridoi per api
La decisione di creare dei corridoi per api e impollinatori in generale è parte del New Deal for Pollinators. Questo piano rappresenta una revisione della EU Pollinators Initiative presentata nel 2018. Con essa l’Europa mira a fermare il declino degli insetti e riconosce che il raggiungimento di tale obiettivo è imprescindibile per la tutela della biodiversità.
La Commissione, insieme ai 27 Stati membri, è dunque pronta a creare le cosiddette buzz lines. All’interno di questi corridoi ecologici gli impollinatori si potranno muovere in libertà e sicurezza. Inquinamento luminoso, pesticidi, specie invasive dall’impatto devastante e cambiamento climatico saranno i principali fattori da cui difendere gli insetti. Sulle linee api e simili potranno, dunque, trovare riparo, nutrimento e un habitat a loro adatto.
Il tempo stringe
I corridoi per api e impollinatori potrebbero diventare una risorsa chiave per il futuro. Il New Deal for Pollinators mira a migliorare la conservazione in modo concreto entro il 2030. Le buzz lines diventano, allora, parte di un piano più ampio, costruito intorno a tre capisaldi. L’UE vuole, in primis, migliorare le conoscenze sugli insetti a rischio e approfondire, quindi, la ricerca scientifica.
Ciò dovrebbe portare a una migliora comprensione delle cause del continuo calo e alla messa a punto di strategie coerenti. Ripristino degli habitat e riduzione nell’uso dei pesticidi rappresentano dei settori di intervento primari. Il progetto mira, infine, a rendere gli individui parte integrante delle azioni e, quindi, a formare la popolazione.
Fermare il declino degli insetti impollinatori non sarà semplice e la messa a punto di corridoi ecologici per api non rappresenta una soluzione definitiva. Entro il 2030 l’UE non vuole, infatti, solo arginare l’emergenza, ma inaugurare una vera e propria inversione di rotta. Il miglioramento degli habitat urbani rappresenta un passo cardine e le realtà che si stanno mettendo in prima linea sono già diverse.
