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Api da miele: la durata della loro vita si è dimezzata negli ultimi 50 anni

Api da miele: la durata della loro vita si è dimezzata negli ultimi 50 anni

Uno studio ha mostrato che la durata della vita delle api è diminuita del 50% negli ultimi decenni e la causa potrebbe essere genetica

Le api sono preziosissime per la sopravvivenza del pianeta, ma negli ultimi 50 anni la durata media della vita di questi insetti è drasticamente diminuita. Uno studio pubblicato in Scientific Reports ha indagato sulla questione e ha mostrato risultati sorprendenti. Il lavoro ha, infatti, puntato il dito contro la genetica, scagionando, almeno in parte, i fattori ambientali.

api durata vita
Foto: PollyDot @Pixabay

Lo studio sulla durata della vita delle api

A concentrarsi su come la durata media della vita delle api da miele sia cambiata negli ultimi decenni ci ha pensato un team dell’Università del Maryland. L’obiettivo era cercare una spiegazione ai tassi di perdita degli alveari in aumento e alla conseguente diminuzione della produzione di miele. I ricercatori stavano allevando delle api in laboratorio, valutando l’impatto di diversi tipi di alimentazione sulla loro salute. Notando che gli insetti sembravano vivere molto meno di quanto succedeva in passato, essi hanno, però, avviato un’indagine confrontando i dati raccolti nel presente con quelli storici. Il lavoro ha, così, permesso di valutare l’aspettativa di vita delle api escludendo dall’analisi l’impatto di diversi fattori ambientali. Gli animali erano, infatti, cresciuti in laboratorio, al sicuro da pesticidi, cambiamento climatico e altre cause di stress.

Le api vivono meno

Il nuovo studio sulla durata della vita delle api ha mostrato dati allarmanti. Guardando ai singoli insetti, stabilire tempistiche univoche risulta complicato. Le regine arrivano, infatti, a vivere 5 anni, mentre le operaie resistono dalle due alle 6 settimane in estate e fino a 6 mesi in inverno. Negli anni ’70 è stato, però, attestato che la durata media della vita degli individui cresciuti in laboratorio era di 34.3 giorni. Le api di oggi non sono così fortunate e per loro il valore si riduce a 17.7 giorni. Si tratta di un lasso temporale dimezzato. Con l’avanzare degli anni le tecniche di allevamento sono migliorate e l’informazione non può, dunque, riflettere un peggioramento delle condizioni. Gli scienziati ipotizzano che la causa del problema possa essere genetica.

Quindi?

I dati su quanto la durata della vita per le api da miele si sia accorciata risultano significativi. Per quanto l’invecchiamento delle colonie, con conseguente necessaria sostituzione, sia inevitabile, i tassi di perdita negli alveari sono negli ultimi anni molto aumentati. Secondo le proiezioni con una durata media della vita dimezzata tali valori dovrebbero raggiungere il 33%. I dati sono coerenti con quanto riferito dagli apicoltori negli USA, che negli ultimi 14 anni registrano una mortalità del 30-40%. Una sopravvivenza più breve implica, poi, che le colonie abbiano meno tempo per nutrirsi e, di conseguenza, la produzione di miele risulta ridotta. Gli scienziati sperano, ora, di poter comprendere quali siano i geni responsabili di tali alterazioni e di riuscire, poi, a trovare una soluzione.

Quanto scoperto sulla durata della vita delle api da miele rappresenta un punto di partenza. Gli scienziati non escludono che alla base delle mutazioni genetiche possa esserci l’esposizione a pesticidi e patogeni in fase larvale e ora la ricerca deve proseguire. Sul pianeta una pianta su tre dipende dal lavoro degli impollinatori e a esso sono indissolubilmente legati sia la sicurezza alimentare sia la salute degli ecosistemi.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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