Nel corso dei secoli il commercio delle spezie ha influenzato la storia dell’uomo determinando conflitti e scoperte geografiche.
Cibo e piante hanno influenzato la storia dell'umanità. L’esempio più lampante è il commercio delle spezie. Questi ingredienti sono da sempre molto importanti, sia per il mondo gastronomico sia per la cura del corpo. Il commercio delle spezie ha letteralmente cambiato il corso della storia portando a conflitti, ma anche a scoperte geografiche.
Il commercio delle spezie nella storia antica
Si ritiene che le spezie fossero utilizzate e commercializzate fin dall’antichità. Ad esempio, la cannella era utilizzata dai Cinesi già nel 3.000 a.C. e gli Egizi utilizzavano alcune spezie nei processi di imbalsamazione. I Fenici sono stati tra i principali protagonisti nel commercio delle spezie nella storia antica. Il commercio delle spezie è citato anche nella Bibbia. La regina di Saba, ad esempio, donò a re Salomone anche delle spezie preziose.
Le spezie erano utilizzate sia per aromatizzare gli alimenti sia in medicina e cosmesi. I Romani erano dei grandi consumatori di spezie importate da Cina e India. Particolare attenzione era destinata al pepe, tanto che furono edificati degli appositi depositi per custodirlo.
Il commercio di spezie: le scoperte geografiche nella storia
Una delle più grandi scoperte geografiche forse mai realizzate nella storia dell’uomo è legata proprio al commercio delle spezie. Questi ingredienti erano costosi sia perché altamente richiesti sia perché commercializzati da luoghi assai remoti. I mercanti, infatti, oltre a dover sostenere i costi dei viaggi, dovevano pagare tasse ai regni che attraversavano per portare le spezie fino al luogo di vendita. Scoprire vie alternative per il commercio delle spezie era quindi di vitale importanza.
Per questo motivo vennero finanziate esplorazioni e spedizioni navali votate ad individuare nuove rotte commerciali. Nel 1418 il re del Portogallo istituì addirittura una scuola nautica finalizzata a individuare nuove rotte per l’Oriente, luogo di provenienza della maggior parte delle spezie. La scoperta dell’America fu il frutto anche della ricerca di nuove vie per il commercio delle spezie. I portoghesi arrivarono anche alle isole Molucche, che in breve divennero famose per la noce moscata e i chiodi di garofano.
Il colonialismo causato dal commercio delle spezie
Il commercio delle spezie ha avuto anche delle ripercussioni negative. Alcune potenze navali, come Inghilterra, Olanda e Francia, fondarono Compagnie dedicate al commercio delle spezie. Ciò portò con sé la nascita di conflitti tra Paesi e gettò le basi del colonialismo in molti luoghi di produzione delle spezie, come in India.
Nell’Ottocento, Olanda ed Inghilterra stipularono un trattato per regolare il commercio delle spezie in India e in Asia sud-orientale. Il commercio delle spezie subì poi un lento declino a favore di altri prodotti, come zucchero, caffè, thè e cacao.
Le spezie oggi
Nel corso degli ultimi secoli le spezie hanno assunto una posizione marginale nel commercio rispetto al passato. Tuttavia, in epoca moderna e contemporanea, l’apprezzamento della cucina indiana e cinese ha portato ad un aumento della richiesta di spezie, che possono essere acquistate anche da rivenditori con certificazioni per il commercio equosolidale.