Birra blu grazie alle alghe, l’originale Ipa creata da un birrificio francese
Dopo la bianca, la nera e pure la verde (creata per festeggiare San Patrizio), arriva la birra blu. Un micro-birrificio è riuscito a creare un’Ipa di questo colore usando nel processo di produzione un’alga. In particolare, è una specifica sostanza contenuta in questo ingrediente a donare alla birra in modo naturale l’affascinante tinta. Il risultato finale è stato molto apprezzato dai clienti dell’azienda, tanto che i primi lotti sono andati sold-out in breve tempo.
La birra blu grazie alle alghe
La birra blu ottenuta grazie all’utilizzo delle alghe si chiama “Line” ed è frutto di una collaborazione tra il micro-birrificio Hoppy Urban Beer (Hub) di Roubaix, nel nord della Francia, in cerca di nuove idee per prodotti originali, ed Etika Spirulina, un’azienda specializzata nella produzione di alghe, desiderosa di promuovere tra i consumatori questo ingrediente come integratore alimentare.
Come il nome di quest’ultima realtà suggerisce, l’alga usata per la birra blu è proprio la spirulina. Viene coltivata all’interno di vasche sempre nella Francia settentrionale. A dare alla bevanda luppolata l’originale aspetto finale è uno specifico componente dell’alga chiamato ficocianina, un pigmento di colore azzurro-verde. Aggiunto durante il processo di lavorazione della birra, modifica in modo naturale il suo colore.
Caratteristiche delle birra blu
Per arrivare alla formulazione finale della birra blu più gradita ai consumatori, sono stati necessari diversi tentativi da parte dei mastrobirrai di Hoppy Urban Beer. In generale, è da tempo che molti birrifici cercano di produrre bevande con sfumature più particolari. L’alga spirulina era già stata testata in passato, ottenendo birre di colore verde. Un risultato dovuto alla naturale colorazione giallastra dell’alcol.
La birra “Line” è quindi in qualche modo una pioniera. A livello di gusto, il prodotto risulta luppolato, leggero e con note fruttate. A parte la colorazione, non risultano altre tracce evidenti dell’alga, come residui nel liquido che potrebbero infastidire i consumatori.
Un grande successo
I primi lotti di “Line” prodotta sono andati letteralmente a ruba. Le 1.500 bottiglie di birra blu prodotte sono andati esaurite tra ottobre e dicembre 2021 e ora il birrificio si sta preparando per ampliare la produzione e soddisfare la grande domanda. “Sta ottenendo un enorme interesse e curiosità da parte del pubblico”, ha detto a Reuters Sebastien Verbeke, dipendente di Hoppy Urban Brew.
La strategia di promozione dell’alga come alimento pare quindi funzionare. “Questo è quello che interessa a noi – ha aggiunto Xavier Delannoy di Etika Spirulina –, cercare di democratizzare (questo prodotto ndr) in modo che non resti interessante solo per determinate categorie di persone. E pensiamo che un grande modo di democratizzare un prodotto nel nord della Francia sia realizzare una birra”.
Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food
Giornalista, ex studente della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi. Osservatore attento (e preoccupato) delle questioni ambientali e cacciatore curioso di innovazioni che puntano a risolverle o attenuarne l'impatto. Seguo soprattutto i temi legati all'economia circolare, alla mobilità green, al turismo sostenibile e al mondo food
