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Yogurt islandese skyr: perché gli americani lo adorano

Yogurt islandese skyr: perché gli americani lo adorano

In America lo yogurt islandese, detto skyr, sta riscuotendo un clamoroso successo commerciale. Perché gli americani lo amano così tanto? E cos’ha di speciale questo yogurt-formaggio?

Negli ultimi 10 anni lo yogurt islandese, lo skyr, si è imposto nel mercato alimentare statunitense, anche grazie al proliferare di aziende produttrici locali che si ispirano alla ricetta originale. Questo yogurt, prodotto popolare della cucina e della storia tradizionale islandese, è amato dagli americani soprattutto per le sue proprietà nutritive, per la sua consistenza cremosa e per il suo sapore. Ma anche perché il prodotto rientra in un generale interesse turistico e culturale per la lontana e affascinante Islanda. Va detto però che, nonostante la moda e la grande offerta e varietà di skyr negli Stati Uniti, pochi sono però i marchi che soddisfano le aspettative degli islandesi.

Storia e proprietà dello yogurt islandese skyr

Sebbene lo yogurt islandese skyr sia stato lanciato solo recentemente come super food in alcuni paesi e non abbia ancora preso piede in Italia, in Islanda la sua storia risale a oltre 1000 anni fa. Questo prodotto lattiero-caseario, che tecnicamente andrebbe classificato come formaggio, fu infatti menzionato in diverse saghe vichinghe. La produzione dello skyr e il processo di lavorazione lungo e complesso, così come le colture batteriche impiegate, furono tramandati di generazione in generazione, poiché un tempo a occuparsene erano soprattutto le famiglie islandese. Il procedimento tradizionale prevede che si utilizzi latte crudo vaccino bollito e separato dai grassi a cui viene aggiunto lo skyr e il caglio per la pastorizzazione, per poi essere filtrato e cagliato, mentre nella lavorazione dei caseifici moderni il latte viene pastorizzato.

Il risultato finale è un formaggio soffice dalla consistenza densa e cremosa tipica dello yogurt, dal sapore fresco, dolce e leggermente aspro. In Islanda viene tradizionalmente servito freddo con del latte e un po’ di zucchero, ma può anche essere impiegato per colazioni a base di cereali, per creme di accompagnamento al pesce o per dare vita a dei deliziosi dessert, se mescolato alla marmellata, ai frutti di bosco o al porridge. Gli usi contemporanei includono poi l'uso dello yogurt islandese skyr come guarnizione di cheesecake e come ingrediente nei frullati di frutta. Ma cosa rende oggigiorno questo yogurt un super food così appetibile a livello commerciale? Il segreto dello skyr risiede principalmente nelle sue proprietà nutritive, in quanto questo yogurt non solo è appetitoso ma è anche ricco di proteine ​​e calcio e povero di zuccheri e di grassi.

Gli americani e lo yogurt islandese skyr: storia di un amore

I primi a cavalcare, anni fa, la skyr-mania sono stati gli americani, seguiti poi dall’Inghilterra, la Scandinavia e più recentemente alcuni paesi asiatici. Gli Stati Uniti hanno però il merito di aver per primi cercato di rilanciare e replicare questo prodotto, cercando il più possibile di importare tecniche e perfino macchinari. Ad esempio, tre delle più grandi aziende produttrici di yogurt islandese skyr statunitensi, ovvero la Siggi’s, la Smári Organics e la Icelandic Provisions (attive rispettivamente dal 2006, 2013 e 2016), fanno affidamento su piccole fattorie a conduzione familiare in cui le mucche sono al pascolo e in cui viene enfatizzata la qualità biologica e naturale del caseificio.

Il loro intento è quello di rispecchiare il modo in cui le persone in Islanda fanno skyr, dal momento che il paese ospita poco più di 300.000 persone e quindi non ha bisogno di grandi fabbriche da latte. I prodotti americani a base di skyr, in versione sia naturale che aromatizzata, hanno letteralmente invaso i supermercati e i negozi di alimentari, spesso preferiti all’altrettanto amato, ma più grasso, yogurt greco. Va detto però che questi prodotti, nonostante l’impegno delle aziende locali, non hanno particolarmente convinto gli islandesi residenti o in viaggio negli Stati Uniti. Molti dicono infatti di apprezzarne il gusto ma di riscontrare differenze significative con la ricetta autentica. Un dato, questo, da considerare, ma che non intacca o fa vacillare l’amore degli americani per il cremoso yogurt made in Islanda, anzi, made in USA.

Non solo Skyr mania ma Islanda-mania

Come abbiamo visto, questa moda alimentare è andata di pari passo con un crescente interesse turistico; si pensi che l’Islanda è diventata una delle mete di viaggio preferite e che nel 2016 si è registrato un record di 325.522 turisti americani arrivati attraverso l'aeroporto internazionale di Keflavik e che tra gennaio e settembre del 2017, tale numero è salito a 471.404 americani, un aumento del 44,8%. Non solo lo yogurt quindi ma anche l’Islanda in generale, simbolo di purezza, pace e di paesaggi incontaminati, hanno insomma definitivamente conquistato il cuore degli americani.


Ivana De Innocentis
Ivana De Innocentis
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Nomade digitale, docente di social media marketing e scrittrice, appassionata di viaggi, arte, tecnologia e alimentazione vegetariana e vegana. In cucina ama prendere spunto dalle sue passioni, aggiungendo ingredienti naturali e un pizzico di creatività.
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