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William Wordsworth, le sue poesie più belle sulla natura

William Wordsworth, le sue poesie più belle sulla natura

Scopriamo insieme alcune delle poesie più belle sulla natura di William Wordsworth, noto come uno dei fondatori del Romanticismo inglese

William Wordsworth, nato il 7 aprile 1770 a Cockermouth, è celebre per essere uno dei fondatori del Romanticismo e naturalismo inglese. Infatti, nel 1789, pubblica la raccolta Lyrical Ballads: il primo vero e proprio manifesto del movimento romantico in Inghilterra. Il tema centrale delle sue opere gira attorno allo stato naturale, nel quale l’uomo conduce una vita semplice e pura. Secondo il poeta britannico, tornare a una natura originaria permette di esprimere meglio i sentimenti e di analizzarli. Ed è proprio qui che entra in gioco il ruolo del poeta che, con estrema sensibilità, vede oltre le semplici cose ed è in grado di rivolgersi agli uomini con un linguaggio comune e comprensibile. Dalla natura quotidiana all’esperienza contemplativa: ecco alcune delle poesie più belle di William Wordsworth sulla natura.

William Wordsworth poesia natura
Foto: congerdesign @pixabay

Le poesie più belle di William Wordsworth sulla natura

“Giunchiglie”

Vagavo solitario come una nuvola
che fluttua in alto sopra valli e colline,
quando all'improvviso vidi una folla,
un mare, di giunchiglie dorate;
vicino al lago, sotto gli alberi,
tremolanti e danzanti nella brezza.
Intermittenti come stelle che brillano
e luccicano nella Via Lattea,
si estendevano in una linea infinita
lungo il margine della baia:
con uno sguardo ne vidi diecimila,
che scuotevano il capo danzando briose.
Le onde accanto a loro danzavano; ma esse
superavano in gioia le luccicanti onde:
un poeta non poteva che esser felice,
in una tale compagnia gioiosa.
Osservavo - e osservavo - ma non pensavo
a quanto benessere un tale spettacolo mi avesse donato:
poiché spesso, quando mi sdraio sul mio divano
in uno stato d'animo ozioso o pensieroso,
esse appaiono davanti a quell'occhio interiore
che è la beatitudine della solitudine;
e allora il mio cuore si riempie di piacere,
e danza con le giunchiglie.

“Arcobaleno”

Il mio cuore sobbalza quando vedo
Un arcobaleno nel cielo:
Così fu quando la mia vita cominciò;
Così è adesso che sono un uomo;
Così sia quando sarò diventato vecchio,
O fatemi morire!
Il Bambino è padre dell’uomo;
E io potrei desiderare che i miei giorni fossero
Legati l’uno all’altro dalla devozione per la natura.

“L'Abbazia di Tintern”

Sono passati cinque anni; cinque estati con
cinque lunghi inverni! E nuovamente odo
queste acque, che scorrono dalle loro sorgenti montane
con dolce mormorio nell'entroterra. Nuovamente contemplo
queste rupi alte e scoscese,
che imprimono a una scena solitaria
pensieri di più profonda solitudine; e collegano
il paesaggio alla quiete del cielo.
È giunto il giorno in cui nuovamente riposo
qui, sotto questo oscuro sicomoro, e osservo
questi quadrati di campi coltivati, questi orti erbosi,
che in questa stagione, con i frutti acerbi,
sono tutti rivestiti di verde, e si perdono
tra i boschi e i frutti. Ancora vedo
queste siepi, quasi non sono siepi, piccole linee
di verde rigoglioso e selvatico: queste fattorie pastorali,
verdi fino alla soglia; e ghirlande di fumo
che si alzano, in silenzio, tra gli alberi!
Con qualche traccia incerta, che potrebbe sembrare
di abitanti vagabondi in questi boschi deserti,
o di una qualche caverna d'Eremita, in cui accanto al fuoco
l'Eremita siede solo.

[..]

"Un sonno mi sigillò la mente''

Un sonno mi sigillò la mente –
non avevo paure umane –
lei pareva creatura che non sente
il tocco di anni terreni.

Ora non ha più forza né moto,
non vede né sente –
avvolta nel flusso della terra
diuturno, fra piante, sassi, rocce.

Per William Wordsworth il rapporto uomo-natura è imprescindibile: l’uomo non esiste fuori dal mondo naturale e ne è, invece, un attivo partecipante. La natura diventa, quindi, qualcosa che include tutto il reale – compreso l’uomo – e ogni cosa diventa parte di uno stesso insieme. Gioia, piacere, amore, conforto e morale sono solo alcuni dei doni che la natura riserva all’uomo che, proprio grazie ai sensi e alla memoria, ne riesce a scorgere i significati più nascosti.


Cristina Morgese
Cristina Morgese
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Dopo aver conseguito la Laurea in Storia dell'arte e il Master in Management Museale, lavoro freelance come giornalista, copywriter e content creator. Non credo a confini già delineati, per questo mi piace oltrepassarli e trovare i fili nascosti che legano discipline diverse tra loro.
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Dopo aver conseguito la Laurea in Storia dell'arte e il Master in Management Museale, lavoro freelance come giornalista, copywriter e content creator. Non credo a confini già delineati, per questo mi piace oltrepassarli e trovare i fili nascosti che legano discipline diverse tra loro.
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