Vino, gli effetti del cambiamento climatico sulle produzioni enologiche

Il cambiamento climatico sta minacciando ormai diverse produzioni italiane. E il vino è una di queste. I vignaioli stanno monitorando già da un po’ di tempo i mutamenti dei loro prodotti in bottiglia. Così nel settore si sta pensando a come reagire e mantenere stabili volumi e qualità. Ma quali sono gli effetti delle nuove temperature e degli sbalzi?

L’impatto economico del cambiamento climatico sul vino

Come sarà il futuro del vino con il cambiamento climatico? Un rapporto di Unione Italiana Vini, Vinitaly e Prometeia, diffuso in occasione rassegna veronese, ci dà qualche indicazione. Secondo le stime del report il cosiddetto global warming potrebbero costare alla filiera del vino lo lo 0,7% del fatturato annuo, cento milioni, da qui fino al 2050. Per una spesa complessiva di circa 2,7 miliardi di euro.

Fattore imprevedibilità

Secondo Karen MacNeil, esperta di vini che vive nella Napa Valley e autrice di The Wine Bible, la preoccupazione maggiore in viticoltura è legata all’imprevedibilità.

Con condizioni climatiche più stabili, i produttori potevano prevedere le varietà di uva adatte a un determinato territorio. Era più semplice stabilire una strategia agronomica e il risultato in bottiglia maggiormente calcolabile.

Adesso, la situazione d’incertezza – che può anche aprire anche nuove frontiere con l’innesto di nuove varietà in territori mai sperimentati – fa traballare i mercati. Dato che i grandi vini, esportati e riconosciuti in tutto il mondo, potrebbero perdere il loro carattere.

Come cambia il vino

Il cambiamento climatico determina alterazioni nell’acino d’uva. Con un clima caldo questo matura più velocemente e concentra maggiori percentuali di zucchero che ne aumentano il grado alcolico. Per questo motivo molti vignaioli sono stati costretti ad anticipare la vendemmia rispetto ai cicli canonici.

Un altro parametro che può variare è quello dell’acidità, che aggiunge freschezza e dona beva al vino. Con la temperatura questa viene meno. Ma se il termometro si alza e la vendemmia si anticipa, anche i tannini, importantissimi per il sapore e il carattere del vino, potrebbero non svilupparsi.