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Una snack tax per combattere l’obesità?

Una snack tax per combattere l’obesità?

Secondo uno studio pubblicato dal British Medical Journal una snack tax del 20% avrebbe un forte impatto positivo nella lotta all’obesità.

Le bevande zuccherate infatti contribuiscono per circa il 2% dell’apporto calorico e l’11% dell’apporto di zucchero di un cittadino britannico medio. Snack, biscotti e merendine contribuiscono fino al 12% dell’apporto calorico totale e il 26% dell’apporto di zucchero. Una tassa sulle merendine, nel ragionamento degli esperti, potrebbe quindi andare a colpire un’area decisamente sensibile.

L’intento di una snack tax contro l’obesità non sarebbe quindi quello di «punire» il consumatore quanto piuttosto di «educare» attraverso un aumento del prezzo, indirizzando verso scelte più sane. La tassa sarebbe più efficace di altre soluzioni sperimentate fin’ora come, ad esempio, la riduzione in dimensioni delle singole porzioni. Non sono mancate tuttavia le critiche alla proposta a partire dallo stesso primo ministro inglese Boris Johnson che le ha definite «tasse sui peccati» (di gola, in questo caso) che finirebbero per colpire più duramente proprio chi non può permettersi una alimentazione differente.


REDAZIONE
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