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 <div class="wpb_wrapper"> <p>Ci sono molti <strong>trucchi per fare una</strong> <strong>frittura perfetta in olio</strong>: seguendoli non solo otterrete un risultato dalla <strong>croccantezza ineguagliabile</strong>, ma riuscirete anche a contenere anche le calorie. <strong>Ricetta</strong>, <strong>olio scelto</strong>, <strong>temperatura</strong>, e <strong>metodo di frittura</strong> sono le variabili principali che dovreste tenere in considerazione, ma anche la scelta della pastella, per esempio, può fare la differenza. Ecco allora alcuni trucchi da tenere a mente per fare una frittura davvero perfetta.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>Non vorreste poter mangiare una <strong>frittura con meno grassi rispetto a piatti poco sospetti, come un’insalatona</strong>? Non solo è possibile ma ci sono almeno tre motivi per cui friggere può essere un modo sano per cucinare. La nutrizionista<strong> Chiara Manzi</strong>, nel suo libro <strong>Cucina Evolution</strong>, ha raccolto qualche consiglio e ci ha raccontato come fare fritture con <strong>più vitamine e pochi grassi</strong>.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>La frittura è sempre sconsigliata?</h2> <p>La cosa interessante è che la frittura è <strong>sconsigliata da molte diete</strong>, ma ci sono almeno 3 motivi per cui si rivela essere un metodo di cottura salutare.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>1. Ogni volta che friggiamo un alimento questo<strong> non entra mai in diretto contatto con l’acqua</strong>, il mezzo che per eccellenza disperde elementi nutrizionalmente utili come <strong>vitamine idrosolubili e sali minerali</strong>.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>2. Non è solo l’acqua a poter indurre <strong>perdita di nutrienti</strong>: anche l’ossigeno può indurre l’ossidazione delle vitamine: la <strong>vitamina C</strong>, per esempio, è molto sensibile all’esposizione all’aria, motivo per cui la crosticina croccante formatasi durante la frittura <strong>può aiutare a conservare tutte le proprietà di un alimento</strong>.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>3. Il tempo di cottura relativamente breve che la frittura permette solitamente al cuore degli alimenti di <strong>rimanere sotto i 100°</strong>. Anche la temperatura può contribuire a danneggiare importanti nutrienti, motivo per cui è utile saper sfruttare bene questo tipo di cottura.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Come fare una buona frittura</h2> <p>Per intenderci, <strong>100 g di prodotto fritto infarinato con la farina di riso assorbirà 4 g di olio</strong>, segnando complessivamente meno grassi di un’insalatona condita con un cucchiaio di questo condimento. Ecco 4 punti a cui fare attenzione:</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>1. La temperatura dell’olio è fondamentale quando si tratta di frittura: <strong>una temperatura costante a 170°C permette di ottenere il migliore dei risultati</strong>. Meglio procurarsi quindi un termometro da cucina - che potete trovare <a title="Acquista qui il termometro" href="https://amzn.to/2KNZW2y" target="_blank" rel="nofollow noopener noreferrer">QUI</a> su Amazon - oppure optare per una friggitrice con termostato integrato, <a title="Acquista qui la friggitrice con termostato" href="https://amzn.to/2uyP02R" target="_blank" rel="nofollow noopener noreferrer">QUI</a> sempre su Amazon.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>2. Appena estratto l’alimento dall’olio bollente <strong>bisognerà procedere scolandolo e tamponandolo</strong> con attenzione per eliminare l’olio in eccesso. La nutrizionista suggerisce di ripetere l’operazione <strong>almeno 3 volte</strong>.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>3. Se volete evitare di aumentare esponenzialmente la quantità di calorie molto <strong>meglio rinunciare a pastella e tempura</strong>, piuttosto optare per una leggera infarinatura con della <strong>farina di riso</strong>.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>4. Scegliere un olio di buona qualità è sempre una buona idea, ve lo avevamo spiegato anche un precedente articolo: l’<strong>olio di girasole alto oleico</strong>, da questo punto di vista, è la scelta che la nutrizionista consiglia.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Perché la frittura può far male</h2> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>Ci sono <strong>quattro sostanze dannose</strong> che possono liberarsi durante la frittura:</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>1. <strong>L’acroleina</strong>: si crea quando l’olio raggiunge il punto di fumo e dipende sia dal grasso utilizzato sia dalla <strong>quantità di acqua presente nell’alimento</strong>.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>2. <strong>L’acrilammide</strong>: si forma solo in alimenti che contengono asparagina e glucosio quando questi vengono sottoposti a temperature superiori ai <strong>120°C</strong>. Bisogna <strong>fare attenzione a questa sostanza perché cancerogena</strong>, fortunatamente il colore della frittura è indicativo: il <strong>marroncino</strong> non è un buon segno.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>3.<strong> Ammine eterocicliche</strong>: queste molecole si formano quando si <strong>frigge carne e pesce</strong>, solo però se la temperatura dell’olio subisce <strong>sbalzi intensi</strong>. Anche in questo caso l’utilizzo di una friggitrice a termostato può essere d’aiuto.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>4. <strong>Perossidi</strong>: sono delle sostanze che causano l’irrancidimento del grasso. I colpevoli della formazione di queste sostanze sono gli <strong>oli polinsaturi in cui friggiamo</strong>, che non tengono bene il calore.</p> </div> 

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Ebbene sì, mangiare una frittura con meno grassi di un’insalatona è possibile, basta friggere in modo corretto e seguire qualche piccolo consiglio.


Una frittura con meno grassi di un'insalatona

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Scegliere l’olio giusto per friggere</h2> <p>Il primo passo per fare una frittura perfetta è scegliere l’olio giusto. Possiamo dirvi subito che sono due i candidati a cui rivolgersi: l’<strong>olio di oliva</strong> o l’<strong>olio di arachidi</strong>. Il primo ha un ottimo profilo nutrizionale ma risulta un po’ più delicato del secondo, più adatto alle fritture a temperatura più bassa, mentre il secondo può resistere ad un calore più elevato.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">Oggi vi spieghiamo <strong>qual è l'olio migliore per friggere</strong>, perché e come sceglierlo in base ad alcuni fattori molto importanti come il <strong>punto di fumo</strong>. È difficile sicuramente eleggere un vincitore assoluto, ma è molto importante conoscere alcune proprietà dell’olio prima di utilizzarlo nella friggitrici. Se pensate, per esempio, che l’olio di semi sia in assoluto il migliore dovete ricredervi. Volete sapere perché?</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Il punto di fumo: cosa sapere per scegliere l'olio migliore per friggere</h2> <p style="text-align: justify;">Per <strong>scegliere l'olio migliore per friggere</strong> uno dei parametri fondamentali è il punto di fumo e non sono in molti a sapere di cosa si tratta. Come ogni liquido anche l’olio ha una temperatura a cui<strong> inizia ad evaporare</strong>, temperatura che prende il nome di punto di fumo. Quando la si raggiunge dalla superficie della pentola cominciano a liberarsi dei <strong>gas</strong>, segno che l’olio sta iniziando a<strong> deteriorarsi</strong> molto velocemente. L’alta temperatura infatti può <strong>danneggiare le molecole</strong> che compongono questo liquido, fino anche al punto di produrre <strong>sostanze dannose</strong> per il nostro organismo.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">Per questo motivo è molto importante, quando si sceglie l'<strong>olio migliore per friggere</strong>, utilizzare oli per la frittura che abbiano un punto di fumo elevato, così da rende più facile il controllo della cottura. Molti olii di semi, come quello di <strong>soia</strong>, <strong>mais</strong> e <strong>girasole</strong> raggiungono il punto di fumo a meno di<strong> 170° gradi</strong>, motivo per cui non sono la scelta migliore per la frittura. L’olio extra vergine d’oliva al contrario non evapora prima dei <strong>210° gradi</strong>, motivo per cui risulta molto buono per le fritture. Quest’olio vince anche dal punto di vista dell’equilibrio tra acidi grassi <strong>monoinsaturi</strong> e <strong>polinsaturi</strong>, nettamente a favore dei primi, più salutari</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">Si dovrebbe, tra le altre cose, evitare l’aggiunta di <strong>sale e spezie</strong>, che possono velocizzare l’alterazione delle molecole dell’olio. In ogni caso comunque la temperatura dell’olio per friggere non dovrebbe mai superare i <strong>180° gradi</strong>, motivo per cui anche l’olio di arachidi è spesso consigliato.</p> </div> 

quale-e-olio-migliore-per-friggere

Secondo voi qual è l'olio migliore per friggere? Ci sono diversi parametri da tenere in conto, del resto il concetto di «migliore» è difficile da determinare, ma su alcuni punti ci sono dei chiari vincitori.


Qual è l'olio migliore per friggere?

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Scegliere la pentola giusta</h2> <p>È importante che gli alimenti siano coperti in maniera più omogenea possibile dall’olio che si decide di utilizzare per la frittura, per questo scegliere la pentola giusta è un altro passaggio importante. <strong>Più i bordi del tegame sono alti più sarà facile friggere ogni alimento</strong>, a prescindere dalle sue dimensioni.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">La <strong>friggitrice ad aria</strong> sembra compiere un qualche tipo di magia: friggere senza olio, o usandone comunque pochissimo, si riesce ad ottenere una <strong>frittura leggera e croccante</strong>. Si calcola che con questa tecnica di cottura si riducano i grassi dal 70 all’80%, tutto grazie ad una <strong>tecnologia rivoluzionaria</strong>. Ma sarà gustosa quanto il caro e vecchio fritto tradizionale?</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>I vantaggi della friggitrice ad aria</h2> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">Cominciamo con un concetto fondamentale: <strong>non è l’olio in se a rendere tale la frittura, ma le alte temperature che l’olio permette di raggiungere</strong>. Quindi, tecnicamente, se si fosse in grado di raggiungere le temperature dell’olio bollente con altri mezzi, non ci sarebbe bisogno di aggiungere calorie inutili. Il funzionamento della friggitrice ad aria gioca proprio su questo fattore: non è l’olio a trasportare il calore ai cibi ma <strong>direttamente l’aria</strong>, riscaldata costantemente dell'elettrodomestico.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">In questo modo l’esterno dell’alimento diventa croccante mentre l’interno <strong>conserva la sua morbidezza</strong>. In più si evita di consumare olio, non solo da un punto di vista economico e salutistico, ma anche ambientale, vista la fatica che si fa comunemente per smaltirlo in maniera corretta. Un altro aspetto interessante è la versatilità delle friggitrici ad aria, visto che al loro interno si possono fare diversi tipi di cotture. <strong>Cottura al vapore, bollitura, anche una semplice cottura al forno.</strong></p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Qualche compromesso</h2> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">Ci sono alcune cose però a cui fare attenzione: per scaldare così velocemente e intensamente l’aria c’è bisogno di <strong>una notevole quantità di energia</strong>: la friggitrice ad aria, a seconda dei modelli, può consumare tra gli <strong>800 e i 2.000 Watt</strong>. Occhio quindi perché la bolletta, se la utilizzerete spesso, potrebbe risentirne.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">Altro problema che può verificarsi è una <strong>difficoltà maggiore nel friggere prodotti pastellati</strong>: l’olio preme sulla pastella facendola aderire all’alimento, per esempio i fiori di zucca, ma con l’aria è più difficile e <strong>si corre il rischio di avere le due parti completamente separate</strong>.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>Comunque, nel caso vogliate farvi un’idea più precisa, <a href="http://amzn.to/2i5ZIux">su amazon si trovano molti modelli su fasce di prezzo diverse, potete dare un’occhiata qui</a>.</p> </div> 

Friggitrice ad aria come si frigge senza olio

fritto-friggitrice-ad-aria

Friggere senza olio è lo scopo della nuova friggitrice ad aria, un eletettrodomestico pensato per ridurre le calorie in cucina senza rinunciare al gusto. Ecco come funziona.

Friggitrice ad aria: come si frigge senza olio?

 <div class="wpb_wrapper"> <p>Quando si tratta della <strong>temperatura dell’olio per friggere</strong>, capire quando procedere a volte può essere difficile. Ci sono diversi <strong>trucchi</strong> però che vengono in nostro aiuto per poter<strong> cucinare al meglio i nostri piatti</strong>, alcuni più tradizionali e altri più tecnologici. Ecco quali sono.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>La mollica di pane</h2> <p>Questo è uno dei sistemi più conosciuti e diffusi, il classico consiglio della nonna. <strong>Formare una pallina con la mollica di pane e buttarla nell’olio</strong> quando vogliamo controllare la temperatura. Il problema però è come interpretare il risultato, e a riguardo ci sono diverse teorie: <strong>valutare in quanto tempo il pane si dorerà</strong> ci dà una buona idea della temperatura dell’olio. Il fatto che liberi delle bolle dalla sua superficie, è un altro buon indicatore.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>C’è anche chi valuta la sua <strong>galleggiabilità</strong>: appena torna a galla vuol dire che l’olio è arrivato a temperatura. Per tutta una serie di motivi questo non è il sistema più indicato, e in ogni caso è importante ricordarsi di <strong>togliere sempre il pezzo di pane</strong>, in modo che non liberi sostanze nocive nell’olio.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Lo stuzzicadenti</h2> <p>Un sistema un po’ più affidabile è sicuramente quello dello <strong>stuzzicadenti</strong>: buttarne uno in pentola, e aspettare che si formino delle <strong>piccole bollicine</strong> attorno, è un buon indicatore della temperatura dell’olio. Se non volete sprecare uno stuzzicadenti potrete usare <strong>la parte terminale di un cucchiaio di legno</strong>.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Il termometro</h2> <p>Senza ombra di dubbio il sistema migliore per valutare la temperatura dell’olio è <strong>usare un termometro resistente alle alte temperature, di quelli costruiti apposta per la cucina</strong>. Potete trovare un esempio <a title="Acquista qui il termometro" href="https://amzn.to/2KNZW2y" target="_blank" rel="nofollow noopener noreferrer">QUI</a> su Amazon.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p>Tra i numerosi vantaggi di questo strumento, oltre a non lasciare nemmeno la più piccola traccia di bruciato nella pentola, è il <strong>maggior controllo che offre delle frittura</strong>: temperature leggermente più alte sono ideali per piccoli bocconi, mentre per grandi tranci di carne o verdura è meglio che la temperatura sia leggermente più bassa.</p> </div> 

termometro

Capire quando l'olio è alla temperatura giusta per friggere non è facile, ma esistono diversi trucchi che possiamo usare per semplificarci il compito. 

Temperatura dell'olio per friggere: come capire quando è perfetta

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">Per preparare <strong>una pastella perfetta da veri chef serve seguire qualche trucco</strong>, ma forse soprattutto saper scegliere quella adatta all'ingrediente giusto. Come ogni ricetta di lunga data e estremamente diffusa, ognuno sembra avere una diversa versione della pastella perfetta. Abbiamo provato a selezionare i trucchi più riusciti, siete d’accordo?</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Scegliete il liquido che fa per voi</h2> <p style="text-align: justify;">Come vi abbiamo anticipato esistono moltissimi modi per preparare una pastella, e <strong>una delle scelte più importanti da fare è sicuramente la parte liquida della ricetta</strong>, visto che potrete scegliere di utilizzare diversi ingredienti come:</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <ul> <li>Latte</li> <li>Birra</li> <li>Acqua</li> <li>Acqua frizzante</li> <li>Vino</li> </ul> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">Di questi ingredienti è importante tenere sotto controllo la <strong>temperatura</strong>, visto che può incidere sulla buona riuscita di una frittura: più è bassa la temperatura più deciso sarà lo<strong> shock termico</strong>, permettendo la perfetta riuscita del vostro piatto. Questa tecnica in particolare è molto utilizzata per la tempura, la frittura giapponese.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">L’anidride carbonica contenuta nell’acqua frizzante e nella birra poi può essere utile per far <strong>gonfiare la pastella</strong> in fase di cottura. La <strong>birra</strong> ovviamente, a differenza della semplice acqua, aggiunge una n<strong>ota di sapore in più</strong>, che va misurata con attenzione a seconda dell’ingrediente scelto. Lo stesso ragionamento lo si può fare per il <strong>vino</strong>, che risulta perfetto anche per i dolci fritti.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Con uova o senza uova</h2> <p style="text-align: justify;">Un'altra grande distinzione che si potrebbe fare tra le diverse tipologie di pastella è<strong> la presenza o meno delle uova</strong>. Nel caso vogliate utilizzarlo dovrete <strong>diminuire la frazione liquida della pastella</strong>, che in parte verrà sostituita dall’albume dell’uovo. In questo caso il sapore risulta <strong>più deciso e corposo</strong>, assieme al colore <strong>più vivo e appagante</strong> al momento del servizio.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <h2>Lievito</h2> <p>Altro ingrediente che divide i più è il lievito, che alcuni preferiscono aggiungere e altri evitare. La cosa importante è che se decidete di utilizzarlo dovrete lasciare del tempo alla pastella di lievitare leggermente. <strong>Solitamente si aspetta un minimo di 30 minuti</strong>, ma è meglio lasciar trascorrere anche più tempo. È particolarmente indicata per friggere i cibi più delicati come le mele, le zucchine o i funghi. Sarà infatti più croccante rispetto alle altre tipologie di pastella.</p> </div> 

 <div class="wpb_wrapper"> <p style="text-align: justify;">Insomma, potremmo dire che una pastella perfetta in assoluto è difficile da trovare. È molto meglio imparare a farne diverse, e usare quella che più si adatta alla preparazione che volete cucinare.</p> </div> 

Come preparare una pastella perfetta da veri chef

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Cosa serve per preparare una pastella perfetta da veri chef? Come ogni antica preparazione che si rispetti ne esistono tantissime versioni diverse, e i trucchi per un risultato impeccabile si sprecano.


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Gastronomia

Sapete quali sono i trucchi per fare una frittura perfetta in olio? Ci sono diverse cose da tenere a mente, ma con un po’ di attenzione si può ottenere un ottimo risultato.


Trucchi per fare una frittura perfetta in olio

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