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Svizzera: lo scioglimento dei ghiacciai minaccia le scorte idriche europee

Svizzera: lo scioglimento dei ghiacciai minaccia le scorte idriche europee

Uno studio ha lanciato l’allarme sullo stato dei ghiacciai in Svizzera e ora a preoccupare è il futuro delle scorte idriche in gran parte d’Europa

I ghiacciai in Svizzera si sciolgono velocemente e ciò mette a rischio le scorte idriche europee. A concentrarsi sulla situazione dei giganti bianchi alpini ci ha pensato uno studio pubblicato in The Cryosphere. La corsa del riscaldamento globale appare sempre più inarrestabile e il timore è che in futuro la siccità, con le sue drammatiche conseguenze, possa diventare la norma.

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Foto: Brandie Robbins @Pexels

I ghiacciai si sciolgono

L’allarme per le scorte idriche europee è tornato pressante dopo un lavoro di monitoraggio dello stato dei ghiacciai in Svizzera. Zurich's Federal Institute of Technology e Swiss Federal Office for Landscape hanno condotto uno studio sistematico. I ricercatori hanno, infatti, ricostruito l’evoluzione degli oltre 1.400 giganti bianchi situati in territorio elvetico tra il 1930 e oggi. Per farlo si sono serviti di immagini topografiche, fotografie storiche e misurazioni sul campo. I risultati hanno mostrato che tra il 1930 e il 2016 i ghiacciai svizzeri hanno perso il 50% del loro volume. Ogni 10 anni è, dunque, scomparsa un’area di ghiaccio dell’estensione di Manhattan. Negli ultimi 6 anni il passivo si è allargato del 12%.

Dai ghiacciai in Svizzera all’allarme scorte idriche

I dati sullo scioglimento dei ghiacciai in Svizzera sono significativi. Le conseguenze per ecosistemi ed economia locale, in gran parte basata sul turismo, sono di per sé drammatiche, ma le implicazioni non si fermano ai confini. I ghiacciai sono, infatti, chiamati torri d’acqua. Essi immagazzinano, cioè, il 95% delle riserve di acqua dolce del pianeta, raccogliendo la neve invernale e rilasciandola, poi, nelle stagioni secche. La situazione dei giganti bianchi elvetici è destinata, dunque, a pesare sulle scorte idriche europee. Settore idroelettrico, attività di trasporto fluviale, agricoltura e centrali nucleari sono, infatti, legati a questa risorsa. In quest’estate torrida la secca dei fiumi ha già costretto la Germania a sospendere il trasporto merci sul Reno, mentre la Svizzera ha dovuto fare i conti con morie di massa di pesci.

Il futuro

Riflettere sulle scorte idriche europee appare necessario soprattutto perché il futuro dei ghiacciai in Svizzera, e nel mondo, non fa ben sperare. Si prevede, infatti, che entro il 2100 l’unico ghiaccio rimasto sarà al di sopra dei 3.500 m. Ciò richiederà un completo cambio di gestione della risorsa. Potrebbe, dunque, essere necessario modificare le modalità di trasporto merci sui fiumi. Le navi saranno, così costrette a ridurre il proprio carico. Ci sono, inoltre, lavori in corso per costruire scafi con materiali più leggeri. Centrali idroelettriche e nucleari potrebbero, poi, trovarsi in conflitto con il settore agricolo durante la stagione estiva. Secondo gli esperti il rispetto dei termini del Paris Agreement è imprescindibile, ma permetterà solo di rallentare il processo.

Quanto sta accadendo in Svizzera è indicativo: ghiacciai e scorte idriche dell’intero pianeta sono in pericolo. Il glaciologo Daniel Farinotti ha specificato che il 2022 è un anno particolarmente critico. La carenza di precipitazioni nevose in inverno e le temperature estive da record rischiano di moltiplicare le perdite. Un futuro senza ghiacciai appare, quanto mai anacronisticamente, da brivido.


Alice Facchini
Alice Facchini
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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Laureata in Filosofia, credo fermamente che ogni sfaccettatura del sapere umano meriti di essere inseguita. Amo la lettura, gli animali e la natura e penso che solo continuando a farsi domande sia possibile mantenere uno sguardo vigile sul mondo.
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