Spagna: telecamere nei macelli per garantire il benessere degli animali
In Spagna tutti i macelli dovranno essere dotati di telecamere di sorveglianza. A stabilirlo è una legge entrata in vigore ad agosto. L’obiettivo è garantire agli animali un trattamento equo e fermare gli abusi ormai ampiamente documentati. Il provvedimento cambia radicalmente il sistema e lancia il Paese in prima linea in una corsa pro diritti degli animali a cui presto potrebbe unirsi l’intera UE.
Telecamere nei macelli in Spagna
La Spagna ha reso obbligatoria l’installazione di telecamere in tutti i macelli. I dispositivi dovranno coprire tutte le aree delle strutture in cui vengano manipolati animali vivi. Nelle nuove azioni di sorveglianza saranno dunque incluse le zone adibite a trasporto, scarico, stabulazione, stordimento e abbattimento. Per i suini deve, per esempio, essere assicurato il controllo anche durante la scottatura, per verificare che nessun animale che mostri segni vitali venga sottoposto alla procedura. Le videocamere dovranno rendere possibile l’acquisizione di immagini in buona definizione, senza punti ciechi, in cui siano distinguili persone, gesti e strumentazioni utilizzate. Ai macelli industriali è concesso un anno per adeguarsi al decreto, mentre per quelli di piccole dimensioni i tempi si dilatano a 24 mesi.
Cosa cambia?
La legge che prevede l’obbligo di telecamere in tutti i macelli spagnoli cambia radicalmente le dinamiche di funzionamento di un intero sistema. A battersi per l’approvazione della norma è stata principalmente l’ONG Equalia. Al momento nella nazione i controlli nelle strutture sono affidati a veterinari assunti dai mattatoi stessi, a cui si aggiungono ispezioni sporadiche da parte di funzionari della regione. Effettuare verifiche contemporanee su più aree non risulta possibile. Ora questa lacuna può essere colmata dalle telecamere e i macelli sono obbligati a conservare le immagini per un mese, oltre che a metterle a disposizione delle autorità. La visione dei video spetterà, però, principalmente a un operatore dell’impianto. Gli ispettori avranno il diritto di analizzarli, ma non il dovere di farlo.
Un traguardo ma…
L’obbligo di installazione di telecamere nei macelli è stato accolto in Spagna con entusiasmo. Alberto Garzòn, Ministro del Consumo, ha sottolineato che il provvedimento proietta la Spagna ai vertici in Europa nell’ambito. Egli si è, poi, detto convinto che la riforma tuteli non solo gli animali, ma anche i consumatori, per cui le garanzie di qualità e di sicurezza alimentare migliorano. L’obiettivo del Paese è ora rendere obbligatoria la videosorveglianza anche nei centri medici che praticano esperimenti sugli animali. Guillermo Moreno, direttore esecutivo di Equalia, ha definito la legge un primo passo importante. Ha, poi, specificato che la sua speranza è che per il resto d’Europa il caso costituisca un precedente a cui adeguarsi presto.
La transizione verso le telecamere riguarderà un numero significativo di realtà, dato che in Spagna operano 700 macelli. All’interno di essi vengono macellati ogni anno circa 900 milioni capi di bestiame e il lavoro coinvolge 2.800 aziende. Norme che prevedono la videosorveglianza nei mattatoi sono già attive in Paesi come Israele, Inghilterra e Scozia. Chissà che in un prossimo futuro l’elenco non si allunghi.
