La Francia mette al bando l'uccisione dei pulcini maschi
Niente più uccisione dei pulcini maschi negli allevamenti di polli. Anche la Francia segue l’esempio della Germania e metterà al bando la pratica a partire dal 2022. L’iniziativa arriva dopo una lunga campagna di sensibilizzazione di diversi gruppi animalisti dedicati a interrompere la crudele pratica.
Che cos’è l’uccisione dei pulcini maschi negli allevamenti
Negli allevamenti le galline sono utili per le loro uova e la loro carne, i pulcini maschi invece sono in genere un “peso”. Per questa ragione ogni anno, la filiera delle galline ovaiole comporta l’uccisione di pulcini maschi in milioni di esemplari. Fino a 50 milioni nella sola Francia secondo le stime. Una cifra enorme per un trattamento disumano che ha mobilitato da anni diversi gruppi animalisti. Per i pulcini la fine non è tra le più belle, vengono infatti in genere gassati o semplicemente fatti a pezzi quando ancora vivi in appositi macchinari.
Una nuova tecnica per la selezione
Per evitare l’uccisione dei pulcini maschi dopo la schiusa delle uova è stata ideata una nuova tecnica che prevede l’identificazione del sesso del pulcino prima della schiusa. Il metodo prevede l’utilizzo di un raggio laser in grado di aprire un minuscolo foro nell’uovo. Illuminando l’interno e utilizzando un speciale spettrometro, i tecnici sono in grado di stabilire il sesso del pulcino prima della sua nascita. In questo modo la selezione avverrebbe “a monte” evitando, se non altro, una fine orribile e dolorosa per milioni di pulcini appena nati. Il sistema è più costoso e potrebbe portare aumenti del prezzo per le uova allevate con questi accorgimenti. Secondo l’agenzia Reuters, il costo in più per il consumatore dovrebbe aggirarsi attorno al centesimo di euro per una confezione da 6 uova.
L’esempio di Francia e Germania
La Francia segue a ruota l’esempio della Germania dove l’uccisione dei pulcini maschi è stata vietata lo scorso maggio. In Germania ogni anno vengono uccisi circa 45 milioni di pulcini. La normativa congiunta dei due paesi prevedrà un periodo di transizione. A partire dal 1 gennaio 2022 gli allevatori francesi e tedeschi dovranno dotarsi dei macchinari di selezione del sesso delle uova. Il governo francese ha previsto lo stanziamento di circa 10 milioni di euro per aiutare gli allevatori nel cambiamento.
