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Quattro passi per diventare un Novice Forager

Quattro passi per diventare un <i>Novice Forager</i>

Abbiamo già parlato del foraging e di come questa in realtà non rappresenti un’innovazione così rivoluzionaria ma appartenga anzi a una folta tradizione di mezzi di sussistenza messi in pratica dai nostri antenati che non potevano contare sui supermercati. Ma quali sono i trucchi per diventare un ottimo Novice Forager?

Premessa: possono esserci diversi motivi per cui decidere di imbarcarsi in un’avventura del genere, in primis migliorare la propria autosufficienza (per quanto possibile), magari mangiare del cibo sano o semplicemente imparare qualcosa di nuovo. In ogni caso, il vostro scopo sarà identificare, raccogliere e preparare le piante in cui potreste imbattervi in natura.

Regola n°1: familiarizzare con il proprio territorio

Il primo passo per chiunque si voglia avvicinare a questa pratica è sicuramente imparare ogni segreto della natura che direttamente ci circonda. Ogni regione, ogni ecosistema, ogni ambiente ha le proprie specifiche caratteristiche, con la propria personale firma di specie e varietà. Prendere dimestichezza con la natura che ci circonda è fondamentale, oltre a sottolineare come chi ha la sfortuna di trovarsi in centri urbani difficilmente potrà permettersi lo stesso tipo di approccio spensierato di un “campagnolo”.

Regola n°2: leggi

É fondamentale non solo conoscere il proprio territorio, chiamiamola pratica, ma anche la teoria, e non c’è posto migliore dove acquisirla se non su internet (con le dovute precauzioni), o ancora meglio su qualche testo realizzato appositamente per la questione. Senza considerare che durante una bella scampagnata per i boschi o la montagna avere un libro dietro è più pratico di sperare in una connessione sempre reattiva.

Regola n°3: fai pratica

La pratica, sarà scontato dirlo, ma la migliore degli insegnanti, e col tempo rende pressoché perfetti. Se all’inizio vi limiterete alle prime piante appena distanti qualche passo dal vostro giardino dietro casa, facendo incetta di denti di leone, primule o la più rara pulmonaria. Così facendo, oltre ad avere sempre più dimestichezza con il mondo naturale che ci circonda, avremo anche la possibilità di imparare qualcosa di nuovo, aguzzando la vista e rendendo l’esperienza di volta in volta più semplice.

Regola n°4: sempre cautela

Bisogna porsi domande, sempre, ogni volta che non si è del tutto sicuri sulle piante che stiamo prendendo in considerazione da mangiare, perché è un argomento che non può essere affrontato con leggerezza: se non siete assolutamente sicuri che quanto state per mangiare sia buono e salutare allora meglio lasciar perdere. Non è un’attività in cui valga veramente la pena rischiare.

Fonti: theodysseyonline.com


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Raccontare e spiegare cibo, sostenibilità, natura e salute. Un obiettivo più facile a dirsi che a farsi, ma nella redazione di inNaturale non sono queste le sfide che scoraggiano. Siamo un gruppo di giovani affiatati in cerca del servizio perfetto, pronti a raccontarvi le ultime novità e le storie più particolari.

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